Il Comando Regione Carabinieri Forestale Puglia ha avuto un ruolo chiave nell’attività di controllo per l’applicazione delle misure fitosanitarie atte alla prevenzione e al contenimento della diffusione del batterio della Xylella fastidiosa nel territorio, secondo il dettato di accordi internazionali, norme europee, nazionali e in esecuzione della delibera di Giunta regionale n. 1999 del 13/12/2016 che dispone i controlli in merito alle “Misure fitosanitarie” per contrastare la diffusione della Xylella fastidiosa sul territorio regionale, redatte ai sensi dell’art.. 15 lettera a) del DM del 19/06/2015 e s.m.i.
In accordo con l’Osservatorio del Servizio Fitosanitario di Bari, si è stabilito di procedere all’attività di controllo con l’applicazione di un campionamento sistematico, basato su un criterio statistico che, mediante l’utilizzo delle maglie reticolari della Carta Tecnica Regionale, ha permesso di individuare 96 aree campione, ognuna avente un raggio di 200 metri e una superficie di 12,56 ettari, distribuite su tutta l’area delimitata (zona infetta, zona di contenimento e zona cuscinetto). Il maggior numero di accertamenti è stato concentrato nelle zone di contenimento e cuscinetto delle province di Brindisi e Taranto.
Nello specifico, dal primo maggio 2017, sono stati disposte tre tipologie di controlli, ossia quelli mirati all’esterno delle aree campione (indirizzando l’attenzione verso i casi più gravi e quelli denunziati dai cittadini), controlli sulle aree urbane e periferiche, sulle strade principali e secondarie e sulle aree destinate a verde pubblico o privato per verificare la presenza di erbe infestanti, accertamenti ai mezzi su strada, a vivai e mercati, per contrastare la movimentazione illecita delle piante specificate.
Nel complesso, l’attività operativa predisposta dal Comando Regione Carabinieri Forestale Puglia per contrastare la diffusione della Xylella fastidiosa si è conclusa con l’effettuazione di più di 3600 controlli presso i mercati, aziende vivaistiche, mezzi di trasporto su strada e terreni per quanto concerne le buone pratiche agricole, di cui più di 1000 hanno avuto un esito non conforme alle prescrizioni.
A conclusione dell’attività, sono stati elevati 841 verbali di contestazione delle violazioni accertate, sia a carico di privati che a carico di Enti pubblici, per un totale di sanzioni comminate pari a 841.000 euro.
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