Una storia, quella della famiglia Forman, cominciata dal padre dei due gemelli Petr e Matej, il celebre regista Milos, vincitore di 5 premi oscar con Qualcuno volò sul nido del cuculo e regista di tanti altri film di successo.
Lo spettacolo Deadtown in scena ad Andria dal 3 al 7 settembre in occasione del Festival Internazionale Castel dei Mondi, appare dapprima un incrocio tra cabaret francese, con spettacolo di can-can che sembra quasi provenire direttamente da una stampa di Toulouse-Lautrec, ed uno spettacolo circense, per poi sorprendere lo spettatore con moderni effetti speciali, scenografie e atmosfere tipiche dei saloon di film western alternate con esibizioni live degli attori.
Un gioco tra ciò che è e ciò che appare, che racconta ed ironizza la finzione: un’arte per eccellenza cinematografica.
Lo spettacolo riprende infatti il cinema dei primi del ‘900 ed alcune sue fonti ispiratrici sembrano lampanti come la luna proiettata su di un telone che con le sue facce, talvolta perplesse ed altre volte buffe, guarda dall’alto incuriosita ciò che sta accadendo. Un’immagine, quella del satellite terrestre, che parrebbe prendere spunto dal film muto del 1902 intitolato “Viaggio nella Luna” di Georges Méliès, prima pellicola di fantascienza che narra di una navicella spaziale schiantatasi sull’occhio della luna, quest’ultima rappresentata in sembianze umane, è una scena entrata a far parte della storia del cinema.
Sicuramente la fantasia e quindi la fantascienza sono parti integranti di questo spettacolo che viaggia in giro per l’Europa in un tendone dove l’ambientazione western la fa padrona con il buono, il bello, il cattivo e l’immancabile figura della prostituta .
Un teatro, quello dei fratelli Foman, che oltre a mescolare vari generi è in grado di mettere in scena anche diverse culture, da quella americana a quella dei paesi dell’Est, come la Repubblica Ceca in cui essi tutt’oggi risiedono tra una tournée e l’altra.
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