“Questa missiva rappresenta l’estremo tentativo e insieme l’ennesimo grido di dolore di una comunità scolastica ignorata, ingannata, beffata per più di mezzo secolo. È infatti dagli inizi degli anni ’60 che gli alunni del “Nuzzi” vedono vilipeso il loro diritto allo studio e attendono invano che le aule di cui hanno estremo bisogno vengano loro consegnate. Il plesso del Liceo Scientifico “R. Nuzzi”, in effetti, nasceva già sottodimensionato e non in grado di accogliere la sua popolazione scolastica, cosa che ha costretto la comunità scolastica a essere spezzata e ad avere per 50 anni alunni e docenti sistemati in soluzioni di fortuna, spesso fatiscenti, sempre lontane dal plesso centrale”.
Negli ultimi anni, con la costruzione dell’ala nuova, adiacente alla principale, sembrava che il nostro calvario fosse finalmente terminato e addirittura, lo scorso anno scolastico, ci erano state consegnate parte delle aule, quelle al piano terra, di nuova costruzione. Poi, il ritorno indietro, a passo di gambero. Dopo infiniti incontri con le Autorità di indirizzo e di gestione della Provincia BAT, ci eravamo lasciati a giugno scorso con la solenne promessa del Presidente, Nicola Giorgino, che entro l’inizio del nuovo anno scolastico ci sarebbero state consegnate anche le aule del primo piano. Da allora, non solo nulla è stato fatto, mentre il cantiere è deserto da 10 mesi, ma addirittura nemmeno l’allacciamento alle reti (elettrica, fognaria, del metano) è stato realizzato e ora rischiamo di vederci strappate anche le aule in cui abbiamo fatto lezione lo scorso anno: il tutto senza uno straccio di motivazione e nonostante ripetuti tavoli di lavoro con adempimenti tecnici e di sicurezza chiesti dalla Provincia all’Impresa e dalla stessa messi a punto.
Signor Presidente della Repubblica, ci rivolgiamo in primo luogo a Lei, La preghiamo: non lasci inascoltato il nostro grido! Vogliamo solo poter garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi. Signor Ministro, Lei come il Presidente Mattarella, è accorso ad Andria per la strage dei treni del 12 luglio: torni ancora a farci visita e veda con i suoi occhi in che situazione siamo stati abbandonati. Signor Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, La preghiamo di voler prendere in esame questa annosa vicenda e di appurare se non ci siano già gli estremi per un suo intervento.
Signor Prefetto, come più Alto Rappresentante dello Stato sul territorio della BAT, La preghiamo, intervenga subito, con ogni suo mezzo, per spezzare il circolo vizioso di queste sabbie mobili. Signor Segretario Generale, Lei ha il compito di vigilare sul personale della Provincia, a cominciare dai Dirigenti: La preghiamo di appurare al più presto se c’è qualcuno tra i Dirigenti BAT che non solo non sta facendo il suo dovere, ma che addirittura sta “remando contro”…
Sig. Presidente Giorgino, a Lei non diciamo più nulla: troppi appelli Le abbiamo rivolto, troppe promesse ci ha fatto. Veda Lei di portarne a compimento almeno una. Da oggi, il Nuzzi è in stato di agitazione. Con modi civili e degni di una comunità scolastica daremo vita, ad oltranza, alla nostra protesta silenziosa. Non ci fermeremo finché non ci saranno date risposte concludenti”.
La lettera del Collegio docenti del Liceo Scientifico Statale “R. Nuzzi” di Andria
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