Sono sempre più i professionisti che abbandonano il tipico ed elegante abito da lavoro per indossare abiti casual che li rende riconoscibili.
Scopriamo insieme il perché.
Perché nel 2017 un business man può tranquillamente presentarsi in ufficio o pubblicamente con una semplice t-shirt, senza perdere credibilità? È molto semplice, se diventa un segno distintivo anche una maglia grigia, tipica di Mark Zuckerberg, non crea sgomento. Ma procediamo con ordine.
Un tempo chi andava a lavorare in ufficio indossava un completo elegante, generalmente grigio o blu, senza dimenticare il marrone tipico degli anni ‘70.
E c’è ancora chi preferisce questo tipo di abbigliamento, ad esempio l’amministratore delegato di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, che ci ha abituati a vedere la sua figura sempre in abiti formali ed eleganti, quelli che secondo il nostro immaginario collettivo sono tipici di un professionista.
Immaginiamo per un momento di vedere Provera rilasciare un’intervista ufficiale in t-shirt, la cosa potrebbe destabilizzarci, non trovate?
Secondo le teorie racchiuse nel libro “Dress for Success” di John T. Molloy gli abiti formali rispecchiano la professionalità e la competenza degli individui, e sono una chiave imprescindibile per il successo.
Ma oggi siamo nel 2017 e personaggi come Steve Jobs ci hanno abituati all’abbigliamento casual eliminando poco a poco i tipici pregiudizi (del resto, almeno in un primo momento, è facile lasciarsi influenzare dall’aspetto delle persone). Ciò che ricordiamo dell’immagine di Jobs sono il dolcevita nero, jeans e scarpe da ginnastica, un abbigliamento che diventa un vero e proprio segno distintivo.
Ma vediamo insieme quali sono le motivazioni che potrebbero nascondersi dietro l’abitudine dei manager di successo di vestire sempre allo stesso modo.
La prima motivazione valida è il risparmio di tempo, esperienza che potreste provare voi stessi in prima persona.
Seguite per 3 mesi il metodo “333”, ovvero: 33 capi d’abbigliamento da indossare per 3 mesi e vedrete che prepararvi al mattino sarà molto più veloce e semplice, un risparmio di tempo che vi concederà di dormire qualche minuto in più o di iniziare a pianificare la giornata lavorativa, proprio come dei veri business man.
Diversi personaggi del panorama dell’imprenditoria ci hanno infatti abituati al concetto del “meno è più” (“less is more” nella locuzione originale), ovvero l’importanza di puntare sempre alla funzionalità.
Mark Zuckerberg, presidente e amministratore delegato di Facebook, veste in modo decisamente essenziale e funzionale. Siamo infatti abituato a vederlo sempre con una t-shirt grigia e sapete qual è la sua spiegazione? “Una cosa in meno a cui dover pensare al mattino”. E se il giovane Zuckerberg nel 2016 si è piazzato al 6° posto della classifica degli uomini più ricchi del mondo forse è anche grazie a questa tattica, da adottare quotidianamente.
La pensa più o meno allo stesso modo l’ex presidente degli Stati Uniti, Barack Obama che in un’intervista ammise di indossare sempre abiti grigi o blu in modo da limitare le decisioni da dover prendere quotidianamente, immaginate che non vuole scegliere neanche cosa mangiare a colazione!
Meno scelte si traducono anche in minore perdita di tempo al mattino, quel momento in cui restiamo per qualche minuti fermi a fissare l’armadio in attesa di scegliere. Capita spesso di lasciarsi coinvolgere anche da una sorta di ansia dettata dal senso di inadeguatezza, se è successo anche a voi di porvi domande del tipo “questo vestito è abbastanza formale? Sono fin troppo formale e noioso? Questa gonna sarà eccessivamente corta per la riunione? Perché non riesco a trovare mai niente in questo armadio?” allora sapete di cosa stiamo parlando. Bene, immaginatevi adesso di avere un grosso affare da gestire, vorreste davvero caricarvi di ulteriori stress già alle prime luci dell’alba?
Una manager di successo che per 3 anni ha detto “No” a questo inutile spreco di energie è l’art director di un’importante agenzia pubblicitaria di New York, Matilda Kahl.
La Kahl ha ammesso di aver indossato per 3 anni sempre il solito “completo da lavoro”: pantaloni neri e una camicia di seta bianca. Semplice, sobrio e formale al punto giusto.
Un altro motivo non banale è la facilità con cui riusciamo a riconoscere i businessman quando li incontriamo nelle pagine delle riviste, in televisione o su un giornale online e, perché no, magari anche dal vivo.
Se ci pensate è una sorta di abbigliamento iconico, un po’ come quelle che indossano le squadre sportive.
Ma, più di tutto, occorre sentirsi a proprio agio e indossare i capi con il giusto approccio. Certo, non tutti siamo come Giorgio Armani, che con il suo stile inconfondibile ha la capacità di risultare elegante anche con un semplice maglioncino, ma tutti possiamo trovare l’outfit strategico che ci consenta di essere inconfondibili e di risparmiare tempo ed energia.
E se siete all’inizio della vostra carriera non sottovalutate neanche la possibilità di risparmiare soldi che potreste investire nella vostra azienda oppure in attività più rilassanti e piacevoli di stare fermi davanti all’armadio, con gli occhi sgranati, alla ricerca del vestito adatto per affrontare la giornata.
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