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Bosco di Finizio e pineta di Castel del Monte: due beni comunali da tutelare e valorizzare

18 Luglio, 2017 | scritto da Redazione
Bosco di Finizio e pineta di Castel del Monte: due beni comunali da tutelare e valorizzare
Attualità
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Per chi ancora non lo sapesse il bosco di Finizio e la pineta del Castel del Monte sono due aree verdi di proprietà del Comune di Andria, di cui il primo è costituito da circa 207 ettari di conifera (con una piccola parte di seminativo e di pascoli), comprendente anche un complesso di fabbricati che costituivano l’antica masseria di Finizio, area situata a circa 4 km dal Castel del Monte, mentre la seconda, estesa su 29 ettari di superficie prevalentemente boscata, è entrata a far parte del patrimonio comunale solo nel 2013 dalla cessione dei beni dell’Ente Regionale di Sviluppo Agricolo per la Puglia.
Sin dal mio primo insediamento nel consiglio Comunale ho mostrato particolare interesse e attenzione rispetto alla questione del comprensorio boschivo di Finizio e in genere a tutti i beni di proprietà dell’Ente, essendo anche membro della II Commissione Consiliare Permanente, denominata:“della struttura”, ove in più occasioni si è affrontata tale tematica.
Nel corso di una delle prime sedute del Consiglio Comunale intervenni criticamente nei confronti della stessa Amministrazione di cui faccio parte, per come era stata gestita la vicenda relativa alla concessione del Bosco Finizio, che doveva essere maggiormente tenuta in debito conto, in virtù dell’approssimarsi della scadenza del periodo di concessione, anche alla luce del rapporto conflittuale tra l’ente e il vecchio Concessionario e nella previsione delle lungaggini burocratiche per l’indizione di un eventuale bando ad evidenza pubblica.
Nella seduta della predetta Commissione tenuta il 26 giugno us. ho avuto modo di approfondire nel dettaglio la proposta di deliberazione di consiglio comunale, proprio finalizzata alla concessione di ambedue le aree a verde comunali, con un contratto quindicennale e per aver maggiore contezza della questione ho effettuato un sopralluogo sullo stato dei luoghi di cui si discute, verificando che ci troviamo di fronte a vere e proprie “bellezze naturali”, così come tecnicamente denominate.
In tale proposta vi è indubbiamente una condivisione politica e tecnica volta ad adottare strategie comuni per queste due aree, in particolare per la Pineta di Castel del Monte, bene che si trova in un particolare stato di degrado, al fine di far vivere alla collettività, formata in primis da turisti e dalle scolaresche queste due realtà naturali di straordinaria bellezza.

Le potenzialità di queste due aree verdi comunali

In sostanza la proposta mira a restituire alla comunità andriese l’uso civico di queste aree, in particolare di bosco Finizio, in una visione più aperta alla collettività, con aree verdi che daranno la possibilità di svolgere varie attività turistico e ludico sportive (es. passeggiate a cavallo, escursioni guidate didattiche e naturalistiche del bosco, manifestazioni ciclistiche, podistiche, etc.) Si sono previste delle linee di mantenimento e delle linee di produttività del bosco. Si è inteso adottare una linea di maggior trasparenza possibile, indicando le tariffe massime che si dovranno applicare per i tipi di attività da svolgere nelle due aree verdi, per rendere effettivamente fruibili tali aree, impedendo al Concessionario di fissare prezzi superiori e quindi inaccessibili ai più. Inoltre si potranno svolgere altre attività in base a quelle che saranno le capacità imprenditoriali del concessionario, fermo restando i limiti ed i vincoli stabiliti dai regolamenti dell’Ente parco, che in ogni caso ha condiviso le azioni che il Comune ha inteso programmare per tali aree.
Del resto il bosco Finizio potenzialmente si presta ad assolvere una pluralità di funzioni: protettiva delle risorse idriche sotterranee, preservazione da fenomeni di dissesto idrogeologico, ambientale per la capacità delle piante di assorbire anidride carbonica, produttiva, per la capacità di fornire prodotti legnosi e non legnosi (funghi, asparagi, more, tartufi), quella turistico-ricreativa e didattica, al fine di erogare servizi che supportino il turismo culturale e ambientale.

Le novità e le ricadute economico occupazionali

Rispetto alla vecchia concessione, le novità risiedono nella previsione di una corresponsione di un canone minimo di circa 10 mila euro l’anno, che sarà pagato dal sesto anno di concessione e sino al termine della concessione, nonché con l’accollo dei lavori relativi alle fasce tagliafuoco che dovranno essere di competenza non più del Comune ma del concessionario, con evidente risparmio per le casse dell’Ente. Altri introiti rinverrebbero dalle attività turistiche e ludico ricreative (con i relativi ticket) che naturalmente dovranno svolgersi nel rispetto di quello che è l’habitat dei luoghi, come ad esempio l’andare a cavallo.
Non bisogna nemmeno trascurare le ricadute positive anche a livello occupazionale per la nostra comunità data la necessità del futuro gestore di dotarsi di ampio personale con competenze adeguate,anche per i servizi di guardiania e sorveglianza
Dopo l’approvazione di questa proposta di deliberazione di Consiglio comunale, si lavorerà per la predisposizione di un bando pubblico per affidare questi due beni in concessione.
Per quanto riguarda la scelta del concessionario, questa sarà effettuata attraverso una vera e propria scala di elementi di valutazione, (forniti dal Codice dei Contratti) che saranno definiti dalla giunta, dopo che sarà approvata questa proposta di deliberazione da parte del consiglio comunale. Quasi un anno fa auspicavo che lo stesso bosco, ,fosse oggetto di una incisiva valorizzazione e promozione, in modo da renderlo accessibile e fruibile alla cittadinanza e ai turistie a questo bene si è aggiunta anche la pineta del maniero federiciano

L’importanza di adottare questo provvedimento

Spero quindi che tale proposta di delibera che va nella “giusta direzione” possa ricevere pronta approvazione nel prossimo consiglio comunale a cui spetta di dare l’indirizzo, magari anche con l’apporto di eventuali emendamenti, che non ne stravolgano la rilevante portata,al fine di consentire la successiva indizione dei bandi per la relativa concessione, in modo da offrire alla nostra comunità due aree verdi di loro proprietà, che andranno ad arricchire il nostro patrimonio storico, ambientale e culturale.

Confido nel senso di responsabilità da parte di tutte le forze politiche e dei singoli consiglieri, che dovranno dimostrare nei fatti di tenere concretamente al bene della propria città, e non solo a parole.

Avv. Davide FALCETTA
Consigliere comunale di DIREZIONE ITALIA
Vice Presidente 2^ CCP

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