Nella giornata di ieri a Barletta, la Polizia di Stato ha tratto in arresto ATTA HASSAN, cittadino marocchino classe 1980, colpito da un’ordinanza di misura cautelare coercitiva della custodia in carcere, emessa in data 14.7.2017 dal GIP del Tribunale di Trani, in quanto ritenuto responsabile del reato di rapina.
Il 26.6.2017 una donna romena di 24 anni aveva richiesto l’intervento di una volante del locale Commissariato sulla complanare ovest della SS 16 bis, luogo ove solitamente viene effettuata l’attività di meretricio e aveva raccontato ai poliziotti di aver subito una rapina da un cliente maghrebino, che dopo aver consumato con lei un rapporto sessuale, approfittando del luogo appartato, dopo averla schiaffeggiata le aveva con violenza strappato la borsa con una somma di denaro; gli agenti grazie alla ricostruzione dei fatti hanno poi disegnato il profilo del rapinatore e connesso a lui un probabile numero di targa dell’autovettura con cui l’uomo era fuggito dopo il reato.
Alcuni giorni dopo, una Volante del Commissariato, durante il normale servizio di controllo del territorio, intercettava l’autovettura in argomento, procedendo quindi al controllo del veicolo e all’identificazione del conducente, il quale risultava essere il citato Atta Hassan.
L’uomo veniva sottoposto a rilievi foto-dattiloscopici e nella circostanza veniva immediatamente rintracciata la parte offesa che formalizzava l’atto di denuncia, sede in cui, alla donna veniva formalmente posto in visione un album fotografico, nel quale la stessa riconosceva senza ombra di dubbio, in una delle foto visionate, la persona responsabile della rapina ai suoi danni.
Sulla scorta degli elementi probatori rilevati, in data 14.7.2017 il Gip del Tribunale di Trani, ha accolto la richiesta del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani emettendo l’ordinanza di custodia cautelare.
Nella giornata di ieri gli uomini delle volanti del locale Commissariato hanno rintracciato il marocchino ed eseguito l’ordinanza emessa dall’A.G.
Infatti, dopo le formalità di rito, il 37enne nord africano è stato tradotto presso la Casa Circondariale di trani a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente.
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