Morte perché Donne!
Standing ovation dell’emozione al Liceo “F. De Sanctis di Trani dove, nella serata dell’1 giugno, è andato in scena “L’onta di Lucrezia”, uno spettacolo di forte e cocente impatto sociale, ideato, scritto e diretto dalla prof.ssa Antonella de Gennaro, affiancata dalla prof.ssa Speranza Spadavecchia, che ha creato e messo in scena le coinvolgenti coreografie.
Un pubblico numerosissimo e rapito dall’emozione si è lasciato trasportare, nella splendida cornice del cortile del Liceo, da una costruzione grandiosa che mescolava sapientemente ricerca, recitazione, danza, canto e, soprattutto, musica dal vivo realizzata in collaborazione con l’Associazione Musicale “G. Curci” di Barletta con i maestri Lycia Gissi, Mariella Carbone e Riccardo Lorusso. Il tutto ad opera di una cast eccezione di 100 alunni perfettamente calati nei ruoli loro assegnati.
Da Lucrezia, donna esemplare dell’antichità romana, le “vittime di genere” hanno lastricato una strada in salita: ogni anno muoiono in Italia centinaia di donne per abusi familiari. Una vittima ogni due giorni!
Quanto più la donna cerchi di affermarsi, tanto più l’uomo cerca di fermarla.
“O mia o di nessuno!”.
Sul grande palcoscenico del Liceo “De Sanctis” si sono udite le voci di tante donne stuprate, abusate, aggredite, annientate, che hanno sollevato la maschera della paura e del pregiudizio e si sono raccontate , urlando la loro verità.
Donne morte dentro, ancor prima di essere trafitte dal ferro.
“Ditelo al criminologo: io sono morta molto prima!”.
Donne atterrite dalla paura del futuro, donne rinchiuse dalle sbarre del pregiudizio, donne vittime dell’omertà e del silenzio, donne che si riscattano e gettano ombra su “maschi”, mariti, compagni, padri.
Verità e bellezza sotto i riflettori perché non accada più.
Santa Scorese aveva solo 23 anni quando Giuseppe l’ha accoltellata tredici volte, al collo e al torace.
Federica De Luca aveva costruito un progetto di amore quando, all’età di 30 anni, è stata massacrata di botte e strangolata dall’uomo che aveva sposato, che si è sentito padrone della vita di Federica e di quella del piccolo Andrea, loro figlio.
Santa e Federica che volevano soltanto vivere.
Le testimonianze della sorella di Santa e dei genitori di Federica ha riecheggiato nello spazio teatrale ed è stato silenzio.
L’associazione Agave, rappresentata dalla Presidente Etta Tarantini e dall’avv. Roberta Schiralli ha rimarcato l’impegno che da anni viene portato avanti sul fronte della violenza esercitata sulle donne.
La Dirigente Scolastica, prof.ssa Grazia Ruggiero, trasportata dall’onda dell’emozione, ha rimarcato la serietà e l’impegno del Liceo De Sanctis volto a divulgare ed educare alla differenza di genere, all’identità e all’alterità, per interrompere la catena dell’assurda violenza.
L’Assessore alle Politiche Sociali, dott.ssa Debora Ciliento, ha sottolineato il forte impegno delle istituzioni che, attraverso una continua riflessione, devono essere pronte ad ascoltare il grido di aiuto che ognuno deve elevare di fronte a situazioni di violenza che crea pericolo.
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