“Non mi piace la giustizia-spettacolo, i processi si fanno in tribunale. Da oggi la procura di Trani lavorerà in silenzio”.
Ha le idee chiare il nuovo procuratore della Repubblica di Trani, Antonino Di Maio insediatosi questa mattina. Davanti al presidente del Tribunale, Antonio De Luce, il nuovo procuratore ha letto la formula del giuramento e a poi ha poi incontrato la stampa per un breve saluto.
Di Maio ha precisato che “solo se una notizia ha rilievo sociale verrà comunicata alla stampa perché le notizie potrebbe essere pericolose e costituire illecito”. Alla domanda dei giornalisti cosa ne pensa dell’appellativo di “procura dei veleni” in riferimento naturalmente al palazzo di giustizia tranese, Di Maio ha commentato. “È un titolo che lascia il tempo che trova. Ci sono procure con problemi più seri e più gravi”.
Sull’inchiesta relativa allo scontro dei treni sulla tratta Andria-Corato del 12 luglio 2016, di Maio fa intendere che potrebbe prendere il posto del procuratore aggiunto Giannella a capo del pool dei magistrati che sta indagando. “La certezza è che i risultati saranno rapidi. Per questo – ha detto – è necessario che i riflettori siano spenti per poter lavorare”.
Ringraziamenti soltanto da parte del procuratore Francesco Giannella.
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