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Scontro treni: un anno fa la strage di Andria, 23 morti

14 Giugno, 2017 | scritto da Redazione
Scontro treni: un anno fa la strage di Andria, 23 morti
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Il binario unico è ancora teatro di uno scontro fra treni. Questa volta è accaduto in Salento e ha causato il ferimento di una quindicina di passeggeri e di un macchinista. E’ passato solo poco meno di un anno, era il 12 luglio 2016, dall’incidente sulla tratta Andria-Corato in cui morirono 23 persone e altri 50 passeggeri rimasero feriti.
Stando alle indagini della Procura di Trani, ancora in corso, a causare quell’incidente sarebbe stato un errore umano dovuto all’utilizzo del blocco telefonico (ritenuto dagli inquirenti obsoleto e assolutamente non sicuro) su una linea a binario unico e, da parte dei dirigenti della società Ferrotramviaria, l’aver omesso “la collocazione di impianti e apparecchiature tecnologiche – ipotizza la Procura di Trani – deputate alla protezione della marcia dei treni (Blocco Elettrico Automatico ovvero Blocco Conta Assi) idonei a prevenire ed evitare il disastro ferroviario”. A undici mesi dell’incidente e con l’inchiesta penale della magistratura tranese ancora in fase di indagini, la tratta ferroviaria resta sotto sequestro.
Nell’inchiesta sono indagate 13 persone (il capotreno superstite, due capistazione, tecnici e amministratori della società Ferrotramviaria) per i reati, a vario titolo contestati, di disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni personali colpose plurime e omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro.
Ai dirigenti della società si contesta, inoltre, di aver contribuito a causare l’incidente, o meglio “di non averlo impedito”, commettendo una serie di omissioni relative alla corretta informazione sulle norme che riguardano la sicurezza dei lavoratori e dei fruitori del servizio ferroviario.

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