Andria – Rifiuti, M5S: “A Monza e Giovinazzo le risposte che Andria non ha”
Ambiente
La principale priorità di qualsiasi amministrazione comunale di Andria dal 2012 ad
oggi e per il futuro della nostra città è quella della gestione dei rifiuti. Da quando è stata introdotta la raccolta differenziata porta a porta, unico valore meritorio in questa oscura vicenda, la città vive sospesa fra i dubbi, i disagi e le disillusioni di chi ormai a questa gestione non crede più.
Mentre a Monza l’amministrazione comunale brianzola, che ha lo stesso gestore del servizio rifiuti e simili disagi, ha avviato un contenzioso con la società Sangalli in merito al recupero di somme a seguito di una discutibile transazione figlia dello scandalo giudiziario, ad Andria pur in presenza dello stesso scandalo con arresti e tangenti, l’amministrazione comunale andriese continua ad essere inspiegabilmente silente. Vorremmo fare una radiografia più approfondita della questione, ma non abbiamo zie così munifiche.
E che dire del conferimento: a Giovinazzo l’amministrazione comunale, per la discarica ivi esistente gestita dalla società Daneco Impianti, ha recentemente avviato azioni legali presso la Procura competente, chiedendo alla società circa 32,5 milioni di euro per la post-gestione a tutela della salute dei cittadini. Ad Andria, la discarica comunale gestita dalla stessa Daneco Impianti, è stata chiusa dalla Regione Puglia per la mancanza delle garanzie assicurative a copertura della salute dei cittadini, nonostante due anni di interventi e segnalazioni a tutti i i livelli da parte dei portavoce del Movimento 5 Stelle e nel solito silenzio dei politici delle amministrazioni coinvolte. Anche l’ARO2 BT, società pubblica che gestisce tutta la questione rifiuti peri Comuni di Canosa, Minervino, Spinazzola ed Andria, anche a causa delle ormai evidenti problematiche finanziarie di quest’ultimo ente ha accumulato forti ritardi nei pagamenti, ormai ad una media di circa 134 giorni, mettendo a rischio lo stesso conferimento quotidiano dei rifiuti dei cittadini andriesi. Come nel caso della piattaforma di Manduria, che ha già diffidato a saldare i debiti già maturati minacciando di chiudere i cancelli ai nostri compattatori.
Il Sindaco Giorgino ormai sta cercando di abbandonare la barca che affonda finché è in tempo, lasciando alle future amministrazioni ed ai cittadini andriesi un inevitabile dissesto, non più solo finanziario, ma anche sociale e politico. Toccherà a noi l’arduo compito di cercare una soluzione.