Il tema dei dehors è da sempre al centro del dibattito cittadino. C’è chi non li vuole e li considera non adeguati al decoro urbano e chi ne ha fatto il cuore della propria attività imprenditoriale. Non molti sanno che c’è un confronto aperto con la Soprintendenza almeno dal luglio 2014, stando a quello che ci è dato sapere, a causa della difficoltà e la lentezza con la quale riusciamo ad accedere agli atti comunali che ci spetterebbero di diritto nel giro massimo di tre giorni.
L’allora dirigente del settore Sviluppo Economico del Comune di Andria aveva avviato una interlocuzione con la competente Soprintendenza per variare il regolamento comunale del 2011 relativo ai dehors, proponendo emendamenti al fine di salvaguardare gli investimenti già effettuati da diversi operatori commerciali cittadini. Sono passati tre anni ma entrambe le amministrazioni Giorgino non hanno ancora risolto la situazione. Forse quanto è successo si deve anche al vorticoso valzer nell’assessorato, con assessori cambiati, cacciati e gran rifiuti, come pure nella dirigenza, tra assunti, cessati o trasferiti, ad oggi non hanno ancora risolto la questione.
Di certo c’è la posizione della Soprintendenza, che già dal 7 maggio 2017 ha chiaramente detto che la gran parte degli attuali dehors dovranno essere rimossi dopo il 31/12/2017 e sostituiti con altre strutture conformi al nuovo regolamento condiviso con il Comune, con buona pace per chi aveva già fatto investimenti importanti nello specifico. La nostra domanda è semplice: quando sarà consentito conoscere agli operatori commerciali del settore interessato che tipo di strutture saranno consentite, in modo tale da poter finalmente pianificare gli investimenti in tal senso senza il timore di buttare al vento altri soldi? Altrimenti, a proposito di dehors, abbiamo una soluzione definitiva. Mettete fuori questa amministrazione comunale.
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