Partirà a luglio dall’isola di Capri, in una location prestigiosa, la tournée dello spettacolo con Michele Placido che ha visto il suo debutto nella città di Bisceglie. È l’agente e produttore di spettacolo Gerardo Russo che lo annuncia, entusiasta della prima assoluta nella cittadina dei dolmen per questo progetto artistico che reca la sua firma.
A pochi giorni dallo spettacolo che ha affascinato il pubblico del Politeama Italia per la prima nazionale di Historia de un amor, infatti, ci sono già le prime date delle prossime repliche, non solo l’isola dei faraglioni, ma anche il Festival di Ravello.
Dopo gli elogi a scena aperta del maestro del cinema e teatro italiano Michele Placido sulla qualità dello spettacolo e di tutto il cast artistico con la sensazione che, nonostante fosse la prima assoluta, quello andato in scena sembrasse già uno spettacolo rodato, era chiaro che Historia de un amor fosse già pronto per affrontare i palcoscenici più prestigiosi d’Italia.
Un viaggio poetico da pelle d’oca quello a cui gli spettatori biscegliesi hanno avuto il privilegio di assistere per primi, che ha conquistato pubblico e critica. Un dialogo inedito e suggestivo intorno all’amore. Alchimia del sentimento, poesia impastata al tango, nelle sue declinazioni musicali e danzate: lirismo puro. Poeti dell’amore declamati dal Maestro Michele Placido a cui basta un gesto, la prossemica del corpo, il tono della voce, una pausa, per rendere il momento indimenticabile. Di qui emerge la statura dell’attore, tanto che è straordinariamente coinvolgente vederlo passare dalle parole d’amore de “Il tuo sorriso” di Pablo Neruda a “Alle cinque della sera” di Federico Garcia Lorca, da quelle de “il Tango” del grande poeta argentino Jorge Luis Borges ai versi di “Non ho bisogno di tempo” e “E sto abbracciato a te” di Pedro Salinas.
Non meno vibrante l’interpretazione dell’attore Vito Lopriore, il gesto, lo sguardo, la forza dirompente delle parole da “Il sogno” di Jorge Luis Borges a “Io di più non posso darti” di Pedro Salinas per concludere, quasi acme del tutto, con un’accorta scelta voluta da Gerardo Russo “Considero valore” di Erri De Luca. Alla bravura degli attori ha fatto eco quella dell’ensemble Project tango. Hanno tenuto la tessitura della pièce come seta scozzese avvolgerebbe pelle, corpi e pensieri dello spettatore. Seduzione, calore, tensione emotiva, tutto con estrema professionalità e trasporto, dal maestro Domenico Balducci al pianoforte, colonna portante dello spettacolo con la sua grande sensibilità artistica, a Marco Boccia al contrabbasso, da Giorgio Albanese alla fisarmonica a Roberto Piccirilli al violino, in una armonia non comune, apprezzabilissimi nel pezzo strumentale “Tango pour Claude” di Richard Galliano e Michel Portal, da cui è stato rapito lo stesso Placido.
Voci che toccano l’anima e ne scavano i precordi poi quelle delle sorelle Lisa e Vanna Sasso, nel loro splendore amplificato dalle mise raffinate dello stilista Giulio Lovero, contestuali all’allure della scena e al livello artistico della pièce. Due coloriture vocali diverse ma complementari che hanno interpretato ciascuna una piega dell’anima, un palpito, con una forza espressiva così dirompente di chi sa che voce e musica toccano le corde più recondite e fanno vibrare dentro ancor prima delle parole. Tecnica, musicalità, interpretazione, padronanza scenica, queste le cifre della loro performance. Così è stato facile apprezzarle negli assoli come “Oblivion” di Astor Piazzolla cantata nella versione italiana da Lisa e “Bella Maria de mi alma” da Vanna, per passare ai duetti in “La chanson de vieux amant” di Jacques Brel, un connubio perfetto tra la voce struggente e potente di Lisa Sasso e quella suadente di Vanna Sasso insieme, sino al climax di “Historia de un amor” di Carlos Almaràn cantata nell’alternanza a due in francese e in spagnolo.
Un’apoteosi di emozioni poi a fine spettacolo quando sono entrati a calcare la scena, seducenti come pochi, i ballerini Miky Padovano e Valentina Guglielmi, sulle note del grande sassofonista e compositore argentino Gato Barbieri nell’indimenticabile “Ultimo tango a Parigi”. Un tango che era amore tra corpi, tensione e riavvicinamento, “pensiero triste che balla” e estasi dell’amplesso. Tutto, ma proprio tutto sull’amore. Un cast di artisti che è riuscito a generare un’atmosfera di rara intensità emozionale, con la forza e l’eleganza della parola poetica, la passione della musica, la sensualità del ballo, verso dopo verso, nota dopo nota, passo dopo passo, trascinando gli spettatori nel mezzo di un viaggio poetico d’amore. Entusiasta del risultato e dell’ensemble un pubblico colto e attento, tra cui anche il vice sindaco della città di Bisceglie, Vittorio Fata. “Historia de un amor” ha incantato Bisceglie e Bisceglie ha incantato Placido ancora una volta. Un gradito ritorno nella città di Bisceglie, quello dell’attore e regista Michele Placido, (dopo aver curato la regia del film La Scelta interamente girato nella cittadina del nord barese ndr), per questo progetto artistico, patrocinato dal Comune di Bisceglie e organizzato dalla Nuova Accademia Orfeo, che annovera la firma del produttore e agente teatrale Gerardo Russo.
Un’altra prima assoluta nazionale ha preceduto la pièce teatrale, introdotta dalla giornalista Annamaria Natalicchio, la proiezione del corto “MigrAzioni”. Il cortometraggio è stato girato interamente a Bisceglie lo scorso gennaio presso Palazzo Tupputi, frutto del lavoro realizzato dai partecipanti allo stage “Tecniche di recitazione teatrale con taglio cinematografico”, organizzato dalla Nuova Accademia Orfeo con la Standing ovation di Gerardo Russo, in collaborazione con l’Associazione Santa Margherita, presieduta da Tommaso Fontana, il patrocinio del comune di Bisceglie e la supervisione di Michele Placido, affiancato dai docenti coordinatori Vanna Sasso, Vito Lopriore e Michele Caricola. Ben 40 i ragazzi protagonisti del corto della durata di 15 minuti. Un’ analisi antropologica del fenomeno migratorio, analizzato attraverso immagini e testi scelti in base ai diversi periodi storici in cui il fenomeno si è verificato. Dai testi dei primi del ‘900, corredati da fotogrammi d’epoca, quando ci fu una delle più grandi e significative migrazioni di massa, sino ai testi di Wislawa Szymborska, poetessa e saggista polacca, che ci offre la riflessione finale e cioè che i confini, le barriere, i limiti sono solo prerogativa umana, la natura non ha questi limiti.
Placido stesso ha dichiarato dinanzi al nutrito pubblico, “il cortometraggio è di livello nazionale”, complimentandosi con tutti, dai partecipanti ai curatori dell’aspetto tecnico. Grande qualità per le forze in campo dallo stesso Placido che con Michele Caricola e Vito Lopriore ne ha curato la regia, agli studenti dell’IISS Sergio Cosmai, indirizzo audiovisivo di Trani, che ne hanno curato il montaggio: Leonardo Di Terlizzi, Sergio Solinunte, Michele Rutigliano, ma anche le riprese: Alessandro Soldano, Tedi Hebovija, Serena Di Chiano, Michelangelo Di Modugno, Pasquale Piccinni.
Lunghi applausi hanno seguito la proiezione e l’intero spettacolo. Una straordinaria serata in cui tutto il cast artistico e tecnico ha funzionato, dalla make up artist Lorena Grieco all’hair stylist Vito Gesmundo, dal service di Ilario Mastropasqua alla fotografia di VEG creazioni visive, non facendo rimpiangere altri palcoscenici più noti.
Foto – Girolamo Di Benedetto
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