Per la prima volta il metodo “Kousmine” è arrivato in Puglia con l’Amik onlus, l’Associazione medica italiana kousmine nata in Piemonte nel 1998. Due gli appuntamenti, di cui uno si è tenuto ieri, venerdì 12 maggio, ad Andria (Bt) nella biblioteca comunale “Giuseppe Ceci”, e prosegue oggi, sabato 13 maggio, dalle 10 nella Libreria Laterza di Bari.
Una due giorni che, fra gli altri, ha visto impegnato il presidente nazionale di Amik, il dottor Fabrizio De Gasperis, con l’obiettivo di illustrare i cinque pilastri del metodo messo a punto negli anni Trenta da Catherine Kousmine, medico francese da cui prende il nome. Un metodo che è sì una filosofia alimentare, ma più in generale uno stile di vita che vede nel cibo il primo anello della catena fra l’ambiente esterno a quello interno all’ organismo, capace di influenzarne il funzionamento.
Ma c’è di più. Fra i temi trattati nella tappa andriese, anche l’esperienza maturata nel settore dell’agricoltura biologica e biodinamica in Puglia, con il Prof. Savino Santovito, associato di Economia e gestione delle imprese nella Facoltà di Economia dell’ateneo di Bari.
E se con Giancarlo Ceci – amministratore di “Agrinatura” srl – è stato il tempo di vivere un pezzo importante di questa esperienza di produzione bio, con Alessandro Di Bari (“NaturaSì”) il focus è stato dedicato all’ ultimo anello della filiera: il consumo. In programma dalle 17 di oggi ad Andria, anche una visita guidata all’azienda agricola “Agrinatura”.
A moderare i convegni, per l’appuntamento andriese, è stata la referente pugliese di Amik Loredana Cialdella, e per quello nel capoluogo di regione Tiziana Cialdella.
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