Un NO deciso ma lungamente ponderato è la risposta di Giovanna Bruno, presidente della 4^ Commissione Consiliare Permanente e Consigliere comunale di Direzione Italia, alla proposta di localizzazione all’estrema periferia andriese di uffici e ambulatori della Asl Bat. L’istanza del Direttore generale della Asl Bat, Ottavio Narracci, ovvero la proposta di realizzare uffici e ambulatori della Asl in un capannone industriale tra via Barletta e via Padre Leone Dehon, è stata ampiamente approfondita e discussa nel corso delle varie sedute della 4^ CCCP –interna corpis della massima assise comunale competente in materia di servizi- e pertanto si avvia ad essere posta al vaglio del Consiglio comunale nella seduta del 16 maggio p.v., dove la consigliera di Direzione Italia, Giovanna Bruno, esprimerà il suo voto contrario.
Molteplici le motivazioni che sostengono il “NO” della Bruno, un “NO” che si fa portavoce di una visione condivisa: “In primis, ritengo che la zona individuata sia idonea ad una struttura di servizi sanitari per questioni di sicurezza e viabilità, trovandosi in un’area artigianale e industriale; si pensi al traffico di mezzi pesanti su via Padre Leone Dehon, luogo di numerosi incidenti automobilistici, nonchè alla mancanza di parcheggi e alla notevole distanza della struttura dal parcheggio dell’Ipercoop, individuato dalla Asl per il parcheggio delle auto dell’utenza che si recherebbe in questo poliambulatorio. A conferma di tali nostre perplessità, accolgo volentieri la proposta di un sopralluogo per verificare le difficoltà in cui cittadini e utenti potrebbero imbattersi.
In secondo luogo, reputo inopportuno sia aver individuato un edificio di proprietà privata, il cui affitto inciderà sulla spesa pubblica, sia averlo fatto attraverso un bando indetto circa tre anni fa, con manifestazioni di interesse specifiche e con il fine di ospitare i servizi sanitari solo in maniera transitoria. Pertanto, sarebbe auspicabile indire un nuovo bando, dalle manifestazioni più generiche, che individui una struttura sul suolo di proprietà della Asl”.
Un “NO” che propone dunque, nuove possibili alternative quello della consigliera Giovanna Bruno, che così conclude: “Mi oppongo alla scelta di quel capannone in via Barletta che diventerebbe un’oasi nel deserto”.
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