Torna a parlare il “CO.ADO. Comitato cittadino adozione del 1° Vicolo San Bartolomeo – la via di Andria più piccola del mondo”, e questa volta lo fà in merito alla condizione in cui versa una delle arterie cittadine centrali: Corso Cavour, “il salotto di Andria dove tutto muore“, come affermano in una nota i rappresentanti del CO.ADO.
“Dopo il Teatro anche le palme costate un occhio e tre denti sono ormai allo stremo, morte ed irrecuperabili. Eppure sono state posizionate in vasi fatiscenti e schifosamente sporchi proprio nel centro urbano cittadino. In quel corso Cavour pedonalizzato che avrebbe dovuto rappresentare il fiore all’occhiello della città. Uno sfacelo, un obbrobrio che non fa onore alla nostra città. Eppure proprio i cittadini hanno raggiunto un tale livello di assuefazione da esserne diventati insensibili e disillusi, accettando tutto quello che viene con naturale e mortificante rassegnazione. Perché tutto questo lassismo? Che fine ha fatto la coscienza civica federiciana che ha visto questo territorio e la città Fidelis primeggiare mentre oggi è tutto in decadimento? Può la politica e la malamministrazione aver causato tutto questo? Può una classe politica e dirigente inadeguata aver prodotto un si tale gravissimo ed irreparabile danno a questa straordinaria città?“.
“L’elenco delle infrastrutture mancanti anche in quella zona pedonale cittadina sarebbe lunghissimo e umiliante quindi invitiamo solamente coloro che si sono incarcerati nei palazzi dorati lontani dalla realtà a prendere visione della situazione che in parte documentiamo anche con le immagini – concludono – .Tutto il resto è storia già scritta. Brutte, inutili e futili pagine di storia che non avremo neanche il coraggio di tramandare ai nostri posteri. La faccia? E’ stata persa da tempo, ormai anche quella“.
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