Anche Bisceglie partecipa alla lunga ondata di eventi letterari per La Notte di Inchiostro di Puglia, con una storia che inizia in una Bari degli anni ’70, caratterizzata da forti contrasti cromatici ed emotivi. L’associazione culturale Made in Blu, in collaborazione con il circolo Arci Open Source Bisceglie e grazie all’ospitalità di ZonaEffe presso il Castello di Bisceglie, organizza la presentazione del libro “Doppie punte” di Michele Lamacchia, edito da Lettere Animate.
In un conviviale pomeriggio primaverile, degustando le tisane di Linfa Erboristeria e i biscottini di Racconti di Grano, si racconterà la storia di Piero, un adolescente investito dal brutto intorno a sé, alla costante ricerca di un modo per appropriarsi di sé e della propria unicità e di un metodo per sbarazzarsi delle “Doppie punte”, ovvero: dire addio al pregiudizio e all’ipocrisia.
Il nuovo romanzo di Michele Lamacchia è costruito pensando alla bellezza come risultato finale di una trasformazione che passa da un definitivo “taglio di forbici” e affatto giocato sul filo della metafora, racconta la (vera?) formazione di Piero, un ragazzo puro e semplice nato e cresciuto in una famiglia profondamente matriarcale dai forti contrasti: l’ingombrante assenza di un padre fascista, la presenza di regole rigide e di schemi sociali insopportabili. Si ritrova a far parte di un gruppo di teppisti di quartiere in una Bari degli anni ’70 sbandata e pericolosa e, per questo, cercherà i segnali della vera bellezza confrontandosi con realtà e personaggi singolari e a volte estremi tra la sua città e Roma, dove si trasferisce, e dove insisterà a costruirsi, con grande sacrificio e dolore, ma sempre con estrema ironia, il suo personale bozzolo di seta dal quale sbocciare. Perseguirà, coerentemente e senza compromessi, quel “taglio di forbici” definitivo.
L’autore del libro attraverso la narrazione del protagonista Piero incontrerà i lettori per confrontarsi con loro sull’idea di pregiudizio e ipocrisia, spesso veri ostacoli per la realizzazione personale e il raggiungimento della bellezza, non solo estetica. Il romanzo riesce a raccontare temi delicati e sofferti come la scoperta della propria diversità in ambienti molto conservatori e ostili oltre che ipocritamente giudicanti, con garbo e delicatezza e con una scrittura di una divertente schiettezza.
“Cos’è il pregiudizio?” scrive Lamacchia “Il pregiudizio è quella cosa per cui prima prendevo le arance avvolte nella carta perché credevo fossero ‘scelte’, poi quelle senza carta perché pensavo che quelle con la carta fossero difettate e quindi coperte apposta. Solo più tardi capii che la carta era avvolta in modo casuale“. E ancora: “Il pregiudizio è il capello lungo da drogato o da figlio dei fiori. O, come diceva Erica, da ricchione“.
Michele Lamacchia nasce a Bari nel 1977. Cura il proprio sito leparolecreanomondi.com, scrive per la free press e come blogger su diverse piattaforme. Ha pubblicato altri due romanzi (Mo Avast! e Nero), ha vinto il I concorso Narrativa Breve Satisfiction. Se gli chiedete “Che stai facendo?“, risponderà “Scrivo“.
L’evento è previsto per il 23 aprile, alle ore 18,30, presso la Sala della Bifora del Castello di Bisceglie. L’autore converserà con Mariablu Scaringella.
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