SIAMO A LUTTO
Siamo a lutto perchè da quando si è insediata, questa amministrazione comunale ha parlato di sviluppo turistico senza mai fare qualcosa di concreto e reale.
Siamo a lutto perchè il sindaco nasconde le proprie responsabilità sui dehors dietro coloro che hanno abusato degli spazi concessi (e da cui abbiamo sempre preso le distanze) motivando ritardi ingiustificati sul regolamento e affossando un intero comparto con centinaia di occupati.
Siamo a lutto perchè questa amministrazione si fa scudo dei beni culturali del centro storico per nascondere le proprie pregiudiziali su di un comparto che non conoscono, perchè vive all’interno di 4 mura, seduta su di una poltrona e non sa che oltre le 22 c’è un mondo fuori, un mondo sul quale vivono migliaia di famiglie tra occupati e indotto, e che a differenza di aziende insalubri su cui colpevolmente tace, non ammazza nessuno.
Siamo a lutto perchè questa amministrazione addebita a noi le colpe dell’incuria del centro storico, che con i nostri investimenti abbiamo contribuito a rendere vivo, prendendo locali fatiscenti e restituondoli al proprio fascino, facendo tutti i giorni ciò che la Bar.s.a. non fa, lavare le basole, ripulire e piantumare le aioule, raccogliere la spazzatura, mentre lascia proliferare distributori automatici 24h che lasciano uscire bottiglie di vetro (mentre noi siamo multati), danno accesso all’alcool ai bambini e non hanno servizi igienici con conseguenti sversamenti orinari per strada di notte e non solo.
Siamo a lutto perché questa ė l’unica amministrazione comunale che non riesce a dialogare con la soprintendenza ai beni culturali, nonostante le promesse degli assessori competenti.
Siamo a lutto perchè questa amministrazione da una parte parla di sviluppo turistico, dall’altra non solo mette il bastone tra le ruote a noi esercenti, ma non riesce a creare una programmazione di eventi degna di questo nome da anni, affidando quel poco che riesce a fare alle nostre iniziative private e indossando la spilletta della buona riuscita degli eventi.
Siamo a lutto perchè il nostro è un grido di dolore che da anni, troppi, è inascoltato.
Siamo giunti ad un momento critico: entro sette giorni chiediamo tavoli risolutivi di tutte le questioni sospese da anni (dehors, raccolta differenziata, orari emissioni musicali, programmazione di eventi), in caso contrario scenderemo in piazza ancora, e questa volta con uno sciopero della fame, e l’amministrazione dovrà assumersene le responsabilità.
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