Religione, ma anche mistero. Suggestione, ma soprattutto fede. I riti della settimana della Santa nel territorio della Puglia Imperiale, testimoniano tradizioni religiose e forme di culto che affondano le loro radici in epoche molto antiche, ed esaltano lo spettatore per bellezza e drammaticità. Una storia universale, che prende forma in complessi rituali che vedono protagoniste Confraternite e Congregazioni, e durante i quali vengono spesso trasportate reliquie preziosissime. E’ con queste premesse che è stato ammesso a finanziamento nell’ambito dell’avviso pubblico della Regione Puglia, il progetto “Custodi della tradizione: esperienze di fede, misticismo e folklore durante la Settimana Santa nella Puglia Imperiale”, educational tour per giornalisti ed opinion leader organizzato e coordinato dall’area turismo del Patto Territoriale nord barese-ofantino in collaborazione con i Comuni di Corato (Comune proponente del progetto), Barletta e Ruvo di Puglia, tutti associati nell’area turistica della “Puglia Imperiale”.
Il tour finanziato dalla Regione Puglia, abbina ai momenti di spiritualità le esperienze di scoperta delle antiche tradizioni, della cultura locale, conoscenza del patrimonio materiale e immateriale e di quello enogastronomico delle città coinvolte, offrendo agli ospiti uno spaccato reale non solo degli eventi legati alla tradizione pasquale, ma anche dei prodotti e servizi di ospitalità e di accoglienza che la destinazione turistica è in grado di offrire ai propri ospiti anche in periodi di “bassa” stagione, con l’obiettivo di aumentare la competitività della destinazione Puglia sia in Italia che all’estero. Nell’ambito del tour sono previste diverse azioni di co-marketing, in collaborazione con vari soggetti del territorio pubblici e privati, che contribuiranno ad arricchire e rendere maggiormente coinvolgente e memorabile l’esperienza degli ospiti.
Sintesi del Tour – partecipazione a riti religiosi
In particolare il tour prevede: A Ruvo di Puglia, la partecipazione alla Processione notturna della “Deposizione” o degli Otto Santi del giovedì santo organizzata dalla Confraternita del Santo di Montpellier, che muove dalla piccola Chiesa di S. Rocco. Il gruppo scultoreo degli Otto Santi è realizzato dal Maestro cartapestaio leccese Raffaele Caretta e conservato all’interno della Chiesa di San Rocco, edificata nel 1503 in segno di ringraziamento del popolo ruvese per la liberazione della città dalla peste (la chiesa ospitò anche i tredici cavalieri francesi, prima della partenza per la disfida di Barletta). Esso viene portato in processione in un’atmosfera di devozione collettiva che da sempre attira migliaia di persone in piena notte, affollando la piazza Matteotti antistante la Chiesa, sede del Municipio, e sino alle prime luci del mattino seguono la processione per le principali vie del centro storico e cittadino.
A Barletta, la partecipazione alla Processione Eucaristica che si avvia dalla Cattedrale di Santa Maria Maggiore e si snoda per le principali vie della città nella tarda mattinata del venerdì santo. Questa processione cominciata il Giovedì dall’anno 1504, rimessa al Venerdì verso il 1548 rappresenta un rito unico visibile soltanto a Barletta. Infatti, per speciale dispensa pontificia, è consentito ai canonici di Santa Maria di portare per le strade di Barletta il Santissimo Sacramento, venerato in un’urna argentea affidata a quattro diaconi canonici scalzi in segno di penitenza. Fu la devozione dei barlettani nei confronti del Santissimo Sacramento a istituire questa imponente processione penitenziale, alla quale partecipano tutte le Confraternite della città e l’intero corpo sacerdotale. A differenza di tutte le altre processioni del territorio, a Barletta non si trasportano le statue dei cosiddetti “Misteri”, ma si consuma da sempre il rito della venerazione dell’Eucaristia proprio durante le ore della passione di Cristo, per eccezionale concessione della Santa Sede.
A Corato, si assisterà alla Processione dei Misteri nel tardo pomeriggio del venerdì santo: è sempre il suono stridente della “troccola” ad annunciare l’uscita del sacro corteo nel quale, tra le statue che raffigurano i momenti salienti della passione di Gesù, viene portata in processione la seicentesca statua di Gesù Morto composta da legno di tiglio policromo, e le statue lignee di San Pietro e Gesù con la croce, anch’esse risalenti alla seconda metà del 1600. La processione dei Misteri è una processione lenta e suggestiva che vive il suo momento più emozionante nel percorso a “luci spente” di alcune vie del centro storico, adornate da tanti lumini e ceri posizionati su tutti i balconi e cornicioni, e dalle candele portate in processione da tutti i confratelli che in quel tragitto si coprono anche il capo con la buffa in segno di penitenza.
Sempre a Ruvo, partecipazione al rito della Domenica di Pasqua caratterizzato dalla processione del Cristo risorto che, partendo dalla chiesa di S. Domenico, viene portato in giro per la città dove in alcuni punti del percorso al passaggio della statua avviene lo scoppio delle Quarantane, tradizionale fantoccio a forma di vecchia donna ingobbita che costituisce una sorta di capro espiatorio simbolico della Quaresima, la cui fragorosa distruzione assurge ad emblema del passaggio liturgico al nuovo tempo della rinascita.
Nel corso del tour sono previste visite guidate ai principali monumenti dei tre Comuni indicati ed altre iniziative turistico-culturali, mentre l’Amministrazione comunale di Trinitapoli (aderente all’Associazione Puglia Imperiale) organizzerà l’evento conclusivo della Campagna di Crowdfunding 2016 per l’ampliamento del Museo civico, finalizzata a riaprire il primo piano del Museo Archeologico degli Ipogei, per rendere fruibili al pubblico tutti i reperti inerenti alla sfera funeraria, databili a circa 3.000 anni fa.
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