Sono trascorsi oltre sei mesi dalla ordinanza sindacale in cui il sindaco ordinava la messa in sicurezza e chiusura immediata dei tre lotti della discarica. Ad oggi siamo in presenza di lavori della scarpata del lotto 3 a cui, non si conosce quando, seguirà la copertura provvisoria dello stesso lotto. Mentre per i lotti 1 e 2 nessuna novità se non quella della copertura che è stata declassata da definitiva a provvisoria (risale al 23 novembre 2016 la dichiarazione dell’assessore Di Gregorio in cui asseriva a chiari lettere che la loro copertura sarebbe stata definitiva). Non si conosce altresì a che punto sia la procedura di “chiusura definitiva” della discarica. L’ordinanza urgente ha tempi lenti, ma soprattutto non è ben chiaro cosa ne sarà della discarica che invece continua ad inquinare in danno dell’intera comunità. Riteniamo questa situazione gravissima sia per il presente che per il futuro. Nel contempo, anche sul fronte della raccolta differenziata nulla di concreto. Anzi, le parole del sindaco non sono certo confortanti quando afferma “la raccolta differenziata aumenterà i costi”.
Una affermazione che, proveniente dal primo cittadino, riteniamo grave poiché veicola un messaggio negativo e decisamente fuorviante. La raccolta differenziata, se è vero che si ha ferma intenzione di chiudere la discarica, è l’unica strada possibile. Ancor più perché Trani ha aderito alla strategia rifiuti zero (fino ad ora solo sulla carta). Ci saremmo aspettati una dimostrazione dell’aumento dei costi, una precisa analisi di essi, soprattutto raffrontata con i benefici a medio-lungo termine.
Mentre si è trattato solo di una dichiarazione lanciata, il cui fine lascia forti dubbi.
Ci meraviglia il silenzio dell’assessore all’ambiente Di Gregorio che negli anni trascorsi all’opposizione ha sempre dichiarato, anche con toni accessi e da combattente, l’assoluta necessità della raccolta differenziata. E’ cambiato qualcosa?
In realtà già ora, senza rd sull’intero territorio. i costi sono aumentati. I tranesi riceveranno una Tari aumentata senza un congruo servizio corrispondente. Ed anche con l’ultima rata non definita pienamente, a sorpresa.
Abbiamo dunque una delle tassazioni sui rifiuti più elevate in confronto alla maggior parte dei comuni, soprattutto tra quelli dove c’è la raccolta porta a porta. Con in più l’aggravante che nella Bat, Trani è rimasta la sola città a non averla ancora; per cui la beffa ulteriore è che i cittadini dei comuni limitrofi che ancora non si arrendono a fare la differenziata vengono a buttare i loro rifiuti da noi, aumentando non solo la sporcizia che già deturpa questa città, ma anche i costi dello smaltimento della loro immondizia. Rileviamo che i costi attuali si aggirano a oltre 1 milione di euro al mese. Con risultati che sono sotto gli occhi di tutti: rifiuti sparsi in ogni via (soprattutto nel fine settimana a causa della mancata raccolta), discarica ancora inquinante e futuro incerto. E’ utile notare che il contratto di servizi con AMIU, nella individuazione dei costi, cita la raccolta differenziata. Essa non essendo stata avviata (ma solo più volte annunciata) costituirebbe una voce di rimborso per i cittadini, secondo logica e non certo un aumento come avverrà.
Ci chiediamo a che punto sia l’accordo con CONAI di cui l’amministrazione ha sbandierato l’attuazione ma che invece si è arenata nel costante silenzio post-annuncio. Crediamo che si sia davvero superato il limite della pazienza dei tanti cittadini ormai legittimamente stufi di essere presi ancora in giro.
Enzo Scaringi
Portavoce comitato ChiudiamoLaDiscarica – Trani
Send this to a friend