Dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza acquisite dagli inquirenti si vede chiaramente che mentre avveniva l’omicidio di Antonio Mastrodonato, il pomeriggio di domenica 12 febbraio a Trani, una donna passava nella zona con il passeggino.
Un’ immagine inquietante che riporta all’efferatezza in stile mafioso del delitto in quanto avvenuto in pieno pomeriggio e in una strada centrale e perché il giovane di 21 anni è stato colpito alle spalle mentre tentava di fuggire.La dinamica del delitto è stata resa nota questa mattina in conferenza stampa in procura a Bari in seguito agli accertamenti di polizia e carabinieri.
Dopo aver visionato le videocamere della zona, gli inquirenti hanno fermato Giulio Vitolano, che si è auto accusato dell’omicidio. In seguito le indagini hanno portato al fermo di due presunti complici, Alessandro Corda e un giovane albanese, Albi Duda. I due giovani, attendevano in macchina Vitolano per poi fuggire dopo l’agguato.L’ultimo fermato è stato Alessandro Brescia, amico della vittima e che avrebbe tentato di uccidere Vitolano. Le indagini sono state condotte dal sostituto procuratore della Dda di Bari, Giuseppe Maralfa e dal pm di Trani, Marcello Catalano. All’origine dell’omicidio il controllo del traffico di stupefacenti sul territorio.
I magistrati hanno riferito che il giorno prima dell’omicidio, Mastrodonato avrebbe litigato con Corda e Vitolano e li avrebbe picchiati in una sala giochi davanti ai presenti nel locale. Un affronto che andava punito mortalmente. Infatti il pomeriggio del giorno dopo, 12 febbraio, verso le 16.45, sotto i portici di via Superga, come si vede dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, Vitolano inseguiva e uccideva Mastrodonato. Nel frattempo Brescia, amico della vittima, inseguiva con una pistola giocattolo Vitolano, ma al momento di sparare l’arma si sarebbe inceppata.L’accusa è di omicidio e tentato omicidio, porto e detenzione armi da fuoco clandestine.
Nell’interrogatorio di garanzia, davanti al gip del tribunale di Trani Caserta, Corda e Duda si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il Gip del Tribunale di Trani, Maria Grazia Caserta, dovrà decidere se convalidare o meno il fermo per entrambi. Domani sarà interrogato Brescia, amico della vittima e accusato di tentato omicidio nei confronti di Vitolano, il killer di Mastrodomenico.
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