“TRE FIGLIE DI EVA” E.Shafak

Leggo, dunque sono

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“TRE FIGLIE DI EVA”
E.Shafak

In una Istanbul in cui, nello stesso pomeriggio,
si può restare ingorgati nel traffico,
essere derubati della propria borsa
e subire un tentativo di stupro prima di arrivare a casa di amici per una cena e,
alla fine della serata restare ostaggi di una banda che irrompe in casa e tiene sotto sequestro gli ospiti,
Peri, la protagonista del romanzo, ci racconta la sua storia.

Da una delle voci più importanti della narrativa turca, Elif Shafak (“La casa dei quattro venti”, “La bastarda di Istanbul” “La città ai confini del cielo”), giunge quest’ultimo lavoro ancora una volta incentrato sull’islam e il suo paese, raccontandone le luci e le ombre.

Si potrebbe anche affermare che il protagonista reale di questa storia sia Dio attorno a cui si agitano le esistenze di tre donne (compagne di Università di Peri) che rappresentano modi diversi di vivere e intendere la religione, ed un professore ordinario di Oxford verso cui gli studenti e i colleghi nutrono sentimenti di venerazione o astio:
Azur, che tiene un corso su Dio.

Sarà quasi inevitabile per Peri subirne il fascino e innamorarsi di quest’uomo che apre scenari di dialogo tra posizioni diverse nei confronti del divino.
Durante la cena di oggi, ora quasi quarantenne, ricorda quanto sia stato formativo per lei conoscere e frequentare queste persone che sono rivelate fondamentali e insieme disastrose per sé.

Un libro che stimola i pensieri, li mette in movimento e crea domande che si aprono a tante possibili risposte.