Trani – Omicidio Mastrodonato: convalidati due dei tre fermi

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Niente fermo per Alessandro Corda e l’albanese Albi Duda. Il gip del Tribunale di Trani, Maria Grazia Caserta, ha disposto soltanto la custodia cautelare in carcere per due dei tre fermati per l’omicidio di Antonio Mastrodonato, il 21enne ucciso a colpi di arma da fuoco il pomeriggio del 12 luglio scorso in via Superga a Trani. Oggi invece è previsto l’interrogatorio di garanzia di Alessandro Brescia accusato del tentato omicidio di Giulio Vitolano, killer della vittima e il primo ad essere stato fermato. Vitolano si è autoaccusato del delitto. Ieri, Corda e Albi Duda si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
I particolari dell’omicidio sono stati resi noti, ieri mattina nel corso di una conferenza stampa in procura a Bari, dai sostituti procuratori del Tribunale di Bari, Giuseppe Maralfa e dal pm di Trani, Marcello Catalano. Decisive per la Dda di Bari sono state le immagini delle telecamere di videosorveglianza situate nella zona e servite per chiudere il cerchio del delitto. Quattro le persone coinvolte. A sparare è stato Giulio Vitolano, dopo aver rincorso e ucciso la vittima. Ad attenderlo in macchina c’erano Corda e Duda pronti ad aiutarlo a fuggire. Nel frattempo Brescia, amico di Mastrodonato, ha raggiunto Vitolano e gli ha puntato contro la pistola giocattolo che si sarebbe inceppata.
A innescare la miccia del delitto è stato Mastrodontato che il giorno prima aveva litigato e schiaffeggiato Corda e Vitolano in una sala giochi davanti a tutti. Di qui la decisione di vendicare mortalmente l’affronto con metodo mafioso, come ha dichiarato il gip di Trani. Vendetta messa in pratica in pieno pomeriggio e mentre una donna passava con il passeggino.

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