I dati attestano che è tutto nella norma, si è registrato un unico superamento del limite giornaliero del pm10. I risultati del monitoraggio dell’aria da parte dell’Arpa Pulia sono stati resi noti questa mattina alla stampa durante la conferenza presso la scuola Beltrani. Nel cortile del plesso scolastico, da tre mesi è stata collocata una centralina mobile per il rilevamento di inquinanti nell’aria.
Alla conferenza presenti il sindaco Amedeo Bottaro, l’assessore all’ambiente Michele Di Gregorio. A dare il benvenuto è stata la dirigente scolastica, prof. Gabriella Colaprice.
I DATI
PM10 – Il particolato sospeso è costituito dall’insieme di tutto il materiale non gassoso, solido, presente in sospensione nell’aria. La natura delle particelle di cui esso è composto è molto varia: ne fanno parte sia le polveri sospese, materiale di tipo organico disperso dai vegetali (pollini o frammenti di piante), materiale di tipo inorganico prodotto da agenti naturali come vento e pioggia, oppure prodotto dall’erosione del suolo o dei manufatti. Nelle aree di tipo urbano il materiale particolato può invece avere origine dall’usura dell’asfalto o dei pneumatici e dalle emissioni di scarico degli autoveicoli. Con il termine PM10 viene definita la frazione totale di particelle aventi diametro aerodinamico inferiore a 10 µm.
Il grafico seguente riportale concentrazioni medie giornaliere registrate nel sito in esame durante la campagna di monitoraggio. Si è registrato un unico superamento del limite giornaliero di 50 mg/m3. La concentrazione media dei dati validi di PM10 durante il periodo di monitoraggio è stata pari a 22 mg/m3, inferiore (da calcolare su base annuale) di 40 µg/m3.
NO2 – Gli ossidi di azoto, NO, NO2, N2O, etc sono generati nei processi di combustione. Tra tutti, il biossido di azoto (NO2), è da ritenersi il più pericoloso perché costituisce il precursore di una serie di reazioni di tipo fotochimico che portano alla formazione del cosiddetto “smog fotochimico”. In ambito urbano un contributo rilevante all’inquinamento da NO2 viene dalle emissioni dagli autoveicoli. L’entità di queste emissioni può variare in base sia alle caratteristiche ed allo stato del motore del veicolo, sia in base alla modalità di utilizzo dello stesso. In generale, l’emissione di ossidi di azoto è maggiore quando il motore funziona ad elevato numero di giri e cioè in arterie urbane a scorrimento veloce.
Nel grafico seguente sono riportati i valori del massimo orario registrati durante la campagna di monitoraggio. Non ci sono stati superamenti del limite orario di concentrazione. La concentrazione media dei dati validi di NO2 durante il periodo di monitoraggio è stata di 24 mg/m3, inferiore al limite (da calcolare su base annuale) di 40 µg/m3.
Ozono – A causa di possibili impatti sulla salute umana, l’ozono, assieme all’NO2 ed al PM10, è uno gli inquinanti di maggiore rilevanza. Esso non ha sorgenti dirette ma si forma all’interno di un ciclo di reazioni di tipo fotochimico che coinvolgono in particolare gli ossidi di azoto ed i composti organici volatili. La concentrazione in atmosfera dell’ozono, inoltre, risente dell’influenza di vari fattori quali, ad esempio, la persistenza di periodi di elevata insolazione, di alta temperatura, elevata pressione atmosferica. Nel seguente grafico sono riportati i valori della massima concentrazione della media mobile sulle 8 ore di ozono. Il valore bersaglio per la protezione della salute umana è pari a 120 µg/m3. Nel grafico sono riportati i valori della media massima giornaliera su 8 ore rilevati durante tutto il periodo della campagna di monitoraggio. Durante il monitoraggio non c’è stato nessun superamento del limite e le concentrazioni si sono mantenute su livelli bassi.
Benzene – Il benzene è un idrocarburo aromatico che, a temperatura ambiente, si presenta come un liquido incolore, dall’odore dolciastro. È una sostanza dall’accertato potere cancerogeno.
Il D. Lgs 155/2010 fissa un valore limite di concentrazione annuo di 5 mg/m3. Durante il periodo di monitoraggio la concentrazione media è stata di 1 mg/m3.
Monossido di carbonio (CO) – Il monossido di carbonio è una sostanza gassosa che si forma per combustione incompleta di materiale organico, ad esempio nei motori degli autoveicoli e nei processi industriali .Il D. Lgs 155/2010 fissa un valore limite di concentrazione annuo di 10 mg/m3. Come massimo sulla media mobile delle 8 ore. Durante il periodo di monitoraggio la concentrazione massima è stata di 2 mg/m3.
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