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Trani – Accademia della Crusca, prof. Sabatini: “Tutti sono docenti di lingua, pochi di italiano”

3 Febbraio, 2017 | scritto da Antonella Loprieno
Trani – Accademia della Crusca, prof. Sabatini: “Tutti sono docenti di lingua, pochi di italiano”
Attualità
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E’ inutile nasconderlo, perché è lampante, la cultura, il sapere uniti alla passione incantano le platee anche quelle più vaste e competenti. Nella sala del cinema Impero, il prof. Francesco Sabatini, linguista, filologo, lessicografo e presidente onorario dell’Accademia della Crusca, ha dialogato con gli studenti e i docenti sul tema dello stato della competenza linguistica nella società contemporanea. Un incontro organizzato dal IV Circolo didattico “Beltrani”, in collaborazione con la scuola secondaria di primo grado “Baldassarre”.
Il professore si è soffermato sulla “velocità” creata dalle nuove tecnologie e che caratterizza le nuove generazioni. “Eppure l’apprendimento ha bisogno di lentezza, dice Sabatini. E’ una questione di corteccia celebrare. Pertanto è necessario rallentare questa velocità”. Come? “Venendo a patti con i ragazzi, non nel senso di resa, ma come punto d’incontro. Infatti un ragazzo su cinque non sa l’italiano ed il deficit principale non è l’ortografia, ma la violazione della coerenza testuale”. Consigli anche per i docenti presenti in sala.
“Il professore di italiano deve avere una preparazione più corposa. Tutti sono docenti di lingua, pochi di italiano. C’è spazio anche per qualche consiglio rivolto alle maestre di scuola elementare, invitate ad insegnare a scrivere testi codificati che servono ai bambini per essere precisi”. Spiega anche che le parole sono “fonemi”, unità minime di un sistema linguistico, e che scrivere in corsivo, collegando le lettere con le zampette, richiama ciò che accade a livello fonico e cioè collegare i suoni sfumati tra loro. Solo così l’individuo legge più facilmente. Se invece la parole viene interpretata come un disegno, allora è più facile, mentre si legge, fermarsi.
L’incontro è stato moderato dalla prof.ssa Carmen Tarantino, con la partecipazione della dirigente scolastica della “Beltrani”, Gabriella Colaprice e dell’assessore alla pubblica istruzione del comune di Trani, Debora Ciliento. Tra le domande poste al linguista, anche l’utilità del latino, quello scritto, a scuola. “Le lingue morte afferma, servono allo sviluppo del sapere scientifico intellettuale. Le ritrovi dal medico, a tavolo, in architettura”.

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