“Ho sposato una vegana… una storia vera, purtroppo”

Leggo, dunque sono

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“Ho sposato una vegana”
una storia vera, purtroppo”
F.Brizzi, Einaudi

Restiamo sul tema (dopo “La vegetariana”) e questa volta la storia assume una diversa drammaticità e diventa …un incubo?
O piuttosto un’accettazione rassegnata del regime alimentare – militaresco per amore di una bella fanciulla, tale Claudia, attuale moglie di Fausto Brizzi, l’autore.

Se non conoscessimo l’ironia di Brizzi, davvero questa ragazza ci apparirebbe al limite del sopportabile perché impone come condizione alla relazione tra loro
un adeguamento al suo regime alimentare e di vita, in generale, da vegana “fondamentalista”.

La storia si snoda tra situazioni paradossali al limite dell’umana sopportazione fornendo, nel contempo, informazioni e spunti di riflessione sulla scelta etica dei vegani.

Divertenti i racconti delle “scappatelle”, quando la moglie è assente, ma non immaginate con altre donne, no,
con i cibi banditi per sempre dal suo orizzonte: mozzarelle, brioches, fritti, cappuccini, e tutto quel ben di Dio che da l’estasi solo a guardarlo!
Povero Brizzi, se trasgredisce non la fa mai franca! Ma per amore si fa’ anche questo.

Divertente, con brio, ti fa venire un po’ di malinconia per noi umani che a volte perdiamo il senso della misura…

Francesca Griner