È ormai considerato uno dei punti di riferimento culturale a livello regionale per la ricerca storica, con numerose pubblicazioni a carattere sia scientifico che divulgativo. Ma è anche un apprezzato scrittore con all’attivo tre romanzi di successo. L’eclettico Luca De Ceglia, 48 anni ed originario di Bisceglie, attivo giornalista ininterrottamente dalla fine degli anni ’80 con La Gazzetta del Mezzogiorno, sarà premiato con l’attestazione di “Benemerito dell’Etica e Virtù Cavalleresca” nel corso di una cerimonia che si terrà domenica 26 febbraio, alle ore 18, presso la sala congressi del Museo Fondazione “Ettore Pomarici Santomasi” a Gravina in Puglia. L’iniziativa, organizzata dal Centro Studi e Ricerca Nundinae, è patrocinata dal Comune di Gravina. La serata, moderata dall’attrice Daniela Rubini, sarà introdotta dai saluti del prof. Raffaele Ceci e di Mariella Casella del suddetto Centro Studi, del dott. Mario Burdi che presiede la Fondazione Santomasi e del dott. Alesio Valente, sindaco di Gravina in Puglia. Abbiamo incontrato De Ceglia per conoscere il suo parere in merito a questo ulteriore ed importante riconoscimento, che segue al recente (Premio “Giovanni Paolo II”) ma anche per sapere ciò che bolle nella sua “pentola” sempre accesa.
Che ne pensi di questo premio che ti viene attribuito da Gravina in Puglia?
Non posso nascondere la mia soddisfazione e ringrazio gli organizzatori dell’evento per aver scelto la mia persona. Ciò che mi rende felice, più della targa ricordo, è il contatto ed il dialogo umano con chi crede che la cultura è uno strumento per vivere meglio. Eppoi ravviva i giorni della mia gioventù, quando percorrevo decine di chilometri nell’impervia Murgia alla ricerca dei funghi cardoncelli o ferola. Altre cose, storiche e personali che mi legano a quel territorio, le dirò nella sede della premiazione.
Intanto i tuoi romanzi (editi da Secop) galoppano. L’ultimo intitolato “Belli di Notte” promuove ancora una volta il territorio pugliese.
Sì, ne sono contento. Scrivere un romanzo è una sfida coi lettori. Non è facile. Ricevere poi nella cassetta postale il biglietto personale di Massimo Gramellini con il suo convinto apprezzamento (manoscritto!) ti fa palpitare il cuore, perché detto da Gramellini non è una cosa da poco, è un grande scrittore di successo oltre che personaggio televisivo e giornalista molto seguito. “Belli di notte” l’ho presentato in questi giorni nella trasmissione “Colpa d’Alfredo” mandata in onda su circa 100 emittenti tv. Ma non va dimenticato che ha partecipato alle “Domeniche di Carta 2016” indette dal Ministero delle Attività Culturali. Altre sorprese sono in arrivo.
Ma il suo impegno è in particolare profuso nella ricostruzione storica. Quali le prossime novità?
È stato pubblicato da pochi giorni sulla rivista di Storia della Medicina Italiana la biografia di un medico pugliese illustre che non conoscevamo: “Vita ed opere del medico chirurgo Giovanni Battista Verna (1671-1759)”. È imminente l’uscita del libro “Statue, riti e tradizioni della Settimana Santa a Bisceglie”, con vicende che partono dal ‘600. Invece a Molfetta sarà a marzo presentata una miscellanea di studi in onore di don Gaetano Valente, in cui tra illustri studiosi sono presente anch’io con la “Storia del cinematografo in Terra di Bari”. In campo narrativo sto limando il mio quarto romanzo. Basta, ho detto troppo!
Luca De Ceglia ha diretto per un decennio Luce Eucaristica. È direttore responsabile del periodico di cultura ed attualità forense La Bilancia e del bimestrale informativo MPM Accademy. Ispettore Archivistico onorario per la Puglia e la Basilicata (nominato decreto ministeriale del 25-2-2016). Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Socio onorario Unesco. Oltre ad una trentina di saggi di storia, ha pubblicato: Il pittore daltonico, parole in libertà (1989); Voci del Sud, racconti (1998); Due millimetri di verità, ed altri racconti (2013); Non ho più tempo, romanzo (2015), Belli di notte, romanzo (2016), con alcuni dei quali è stato ospite del Salone Internazionale del Libro a Torino.
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