La spiritualità fu una dimensione fondamentale della vita di Aldo Moro, lo statista democristiano rapito e poi assassinato dalle Brigate Rosse nel 1978. Fin dai primi anni della sua formazione, la famiglia, la scuola, l’oratorio e l’Azione Cattolica lo aiutarono a edificare la sua dimensione spirituale, che lo rese sensibile agli interrogativi della vita e lo impegnò alla costruzione di un “umanesimo nuovo” che avesse al centro l’uomo, la sua dignità e il suo alto senso del dovere.
Su questi temi, per iniziativa del Master “Etica della pace” dell’Università “Aldo Moro” di Bari e dell’Istituto comprensivo “Jannuzzi-Mons. Di Donna”, lunedì 27 febbraio è in programma ad Andria un convegno di studio intitolato La spiritualità nella vita e nel pensiero di Aldo Moro. L’evento comincerà alle ore 18.30 e si svolgerà nell’Auditorium della scuola “Jannuzzi-Mons. Di Donna” in piazzale Antonio Mariano, 1. Al tavolo dei relatori il Vescovo di Andria, mons. Luigi Mansi, il Rettore dell’Università di Bari e responsabile scientifico del Master, Antonio Uricchio, il coordinatore del Master e docente all’Università di Bari, Michele Indelicato, e il postulatore della causa di beatificazione e canonizzazione di Aldo Moro, Giampaolo Nicola.
I lavori, moderati dai giornalisti Vittorio Massaro e Carlo Sacco, saranno avviati dopo i saluti del dirigente dell’Istituto “Jannuzzi-Mons. Di Donna”, Lilla Bruno, della dirigente del Miur, Anna Camalleri, della dirigente dell’Ufficio III dell’Ufficio scolastico regionale per la Puglia, Giuseppina Lotito, del deputato andriese Benedetto Fucci e del Sindaco di Andria, Nicola Giorgino. La partecipazione al convegno assicura crediti formativi agli iscritti al Master.
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