Puglia – Rischio esondazioni, Mennea alla Giunta: “Chiedere al Governo lo stato di emergenza nazionale”

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“Le nevicate e le piogge straordinarie degli ultimi giorni in Puglia hanno causato gravi rischi idrogeologici ed idraulici che rendono ancora più pericolosa e subdola la lunga fase di emergenza aperta il 5 gennaio. Per questo invito la Giunta regionale a chiedere al Governo di dichiarare lo stato di emergenza nazionale”.

Lo ha dichiarato il consigliere regionale del Pd, Ruggiero Mennea, nella sua qualità di presidente del Comitato regionale per la Protezione Civile.

“Oggi si riunirà il Consiglio dei Ministri in seduta straordinaria – aggiunge Mennea – che si occuperà della dichiarazione di emergenza nazionale per il centro Italia, alle cui popolazioni ed ai rappresentanti istituzionali esprimiamo la nostra totale solidarietà, ma la Puglia non può rimanere esclusa, tenuto conto della ondata straordinaria di gelo e neve che si è accanita nei giorni scorsi e che sta continuando ad allertare la Puglia”.

“E’ evidente che la Regione da sola non può fare fronte a tutti i costi dell’emergenza – prosegue ancora il presidente del Comitato per la Protezione Civile – e che è necessario l’intervento del fondo di emergenza nazionale (FEN), che proprio in virtù delle drammatiche emergenze precedenti è stato incrementato”.

“Colgo l’occasione per ringraziare tutti gli operatori ed i volontari della nostra Sezione di protezione civile che dal 5 gennaio non hanno mai smesso di monitorare i rischi e coordinare gli interventi. Attualmente il nostro impegno è massimo sul rischio di piene di tutti i nostri fiumi e corsi d’acqua, in particolare monitoriamo la diga di Occhito, ai confini tra la Capitanata ed il Molise, il cui livello delle acque è aumentato, raggiungendo un alto grado di criticità, a causa dello scioglimento della neve e delle piogge di questi giorni”.

“Infine la Protezione civile regionale – conclude Mennea – invita per i prossimi giorni i cittadini pugliesi a spostarsi con cautela con i propri mezzi, evitando le strade rurali e i percorsi limitrofi ai corsi d’acqua”.