“Le critiche, a volte ingenerose a volte fantasiose, mosse in queste ore sulla riforma dei consorzi di bonifica non ne scalfiscono in alcun modo la portata storica, perché in 15 anni in molti ci hanno provato, noi ci siamo riusciti”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale del Partito Democratico, Ruggiero Mennea, commentando il successo dell’altra notte ottenuto in Aula dalla maggioranza di centro sinistra al governo della Regione Puglia, che ha varato la prima riforma dei consorzi di bonifica.
“Con la legge che il centro sinistra ha votato in Consiglio regionale, abbiamo raggiunto numerosi risultati – ha continuato Mennea – tra i quali quello di mettere in sicurezza i posti di lavoro di centinaia di lavoratori, fermare il contatore dei debiti, costruire una governance in grado di risolvere realmente i problemi degli agricoltori”.
“Dalle opposizioni non solo non è mai pervenuta nessuna proposta alternativa alle nostre – ha aggiunto Mennea – ma al contrario, solo critiche o accuse prive di ogni fondamento. Mi riferisco, ad esempio, alle accuse di alcuni componenti della minoranza, secondo i quali con la riforma avremmo voluto rafforzare l’Acquedotto Pugliese in vista di una presunta privatizzazione. Si tratta di una colossale bugia, che la dice lunga sulla totale mancanza di competenze e di conoscenza della materia da parte di chi si è reso protagonista di certe dichiarazioni.
“A questo proposito mi sia consentito di rammentare agli estemporanei del complotto a tutti i costi che non solo in Puglia ma in tutto il Paese gli italiani si sono già espressi sulla materia – ha concluso Mennea – quando nel 2011 hanno vinto oltre 26 milioni di sì sul referendum ‘Acqua bene comune’. La baggianata sulla privatizzazione dell’Acquedotto Pugliese lascia pertanto il tempo che trova. La nostra riforma ha l’unico fine di rendere finalmente un servizio efficiente agli agricoltori pugliesi”.
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