“Abbiamo depositato 16 proposte di modifica al Piano di Riordino Ospedaliero che, dopo la prima bocciatura del settembre scorso, approderà in Commissione Sanità mercoledì prossimo, 18 gennaio”. È quanto dichiara in una nota il consigliere regionale Cosimo Borraccino, presidente della Commissione consiliare affari generali e personale.
“Si tratta di emendamenti che recepiscono le istanze provenienti da operatori del settore, comunità locali, associazioni di categoria e sindacati con i quali in questi mesi ci siamo costantemente confrontati per cercare di migliorare un provvedimento che, così come è stato adottato in Giunta, è certamente non condivisibile”.
Punto di discussione è la scelta di adottare un rapporto tra posti letto per ogni mille abitanti di gran lunga inferiore rispetto a quanto previsto dallo stesso DM 70/2015. “La Regione – commenta Borraccino – rinuncia, inspiegabilmente, ad oltre 1000 posti letto che potevano essere distribuiti soprattutto nelle province più penalizzate (Bat, Taranto e Brindisi innanzitutto) per dare una risposta più efficace al bisogno di buona sanità che emerge dalle popolazioni locali”.
Molteplici altri aspetti sono passati sotto la lente: dal mantenimento dei posti di Neurochirurgia al “Di Venere” di Bari, alla difesa del Presidio Ospedaliero di Molfetta che viene smantellato, passando per il Centro Risvegli di Ceglie Messapica da realizzare in una struttura pubblica e non privata, oppure per il mantenimento dei reparti attualmente funzionanti dell’Ospedale di Triggiano e di quello di Casarano, senza dimenticare il no alla chiusura degli Ospedali di Grottaglie, dopo lunghe battaglie per la difesa del presidio “San Marco” col comitato locale, e di quello di Trani.
“Questi – conclude Borraccino – sono solo alcuni dei temi sui quali abbiamo proposto le nostre modifiche rispetto alle quali auspichiamo ci sia attenzione da parte del Governo regionale, al fine di dare rispose concrete al disagio che molti territori stanno rappresentando in queste settimane, indicando la necessità di una rivisitazione del Piano, dal momento che stiamo parlando di un provvedimento che avrà certamente un fortissimo impatto sulla vita di tutti i pugliesi”.
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