L’ondata di gelo che ha imperversato in questi giorni, ha colpito in maniera più dura regioni come la Puglia e la Basilicata, le cui campagne (da cui provengono buona parte degli ortaggi destinati al consumo nazionale, ndr), hanno subito pesantemente gli effetti disastrosi del maltempo. E’ quanto emerso da un primo bilancio della Coldiretti, che quantifica i danni delle regioni del Centro Sud, per un ammontare già di milioni di euro.
Ingenti i danni delle serre danneggiate o distrutte completamente dal peso della neve, migliaia gli ettari di verdure pronte per essere raccolte, bruciate dal gelo e numerose le aziende isolate impossibilitate a consegnare i beni di prima necessità o le verdure. Da sottolineare, inoltre, l’incremento dei costi per il riscaldamento delle serre rimaste ancora operative.
“Non sono solo colpiti però gli ortaggi invernali in campo – sostiene Coldiretti – come piselli e carciofi bruciati dal gelo, ma anche gravi danni si sono verificati sugli agrumeti così come per i vigneti di uva da tavola che hanno ceduto sotto il peso della neve”.
Il mese di dicembre, ha fatto registrare nel Bel Paese, temperature massime superiori di 2,1 gradi rispetto alla media, che hanno reso le piante più vulnerabili allo sbalzo termico con il sopraggiungere del gelo e del freddo.
“Il brusco abbassamento delle temperature sotto lo zero colpisce verdure e ortaggi coltivati in pieno campo come cavoli, verze, cicorie, radicchio e broccoli – sottolinea Coldiretti – ma in pericolo potrebbero esserci anche le piante da frutto“.
Oltre ai danni arrecati alle colture, infine, il maltempo ha creato non pochi disagi logistici alle aziende agroindustriali che, a causa della difficoltà dei lavoratori a raggiungere gli stabilimenti e all’impossibilità di trasporti e approvvigionamenti, sono state indotte a fermarsi considerando anche le condizioni della viabilità.
di Damiana Dorotea Sgaramella
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