C’erano anche gli studenti della scuola media “Musti Miccoli” di Barletta in Consiglio Regionale per ricordare, con un convegno, il “Giorno della Memoria” 2017. Con loro anche gli alunni di cinque scuole pugliesi, che gremivano l’aula consiliare: il Liceo classico “Orazio Flacco” di Bari, degli IISS “Panetti Pitagora” di Bari, “Giulio Cesare” di Bari, “Moro” di Maglie e della mediam “Alighieri Tanzi” di Mola di Bari. Presenti le massime militari e civili.
Con il presidente dell’Assemblea, Mario Loizzo (con lui l’assessore Sebastiano Leo, il capogruppo Cor Ignazio Zullo, i consiglieri regionali M5S Mario Conca e Marco Galante), hanno partecipato il prefetto di Bari Carmela Pagano, i comandanti regionali della Guardia di Finanza gen. Vito Augelli e dei Carabinieri gen. Giovanni Cataldo con i rispettivi comandanti provinciali, ufficiali superiori delle tre Armi, il questore vicario Luigi Peluso, l’assessore Silvio Maselli per il Comuni di Bari, il console onorario di Israele, Luigi De Santis, rappresentanti dell’Anpi, dell’Ufficio regionale scolastico e del Parlamento regionale dei giovani.
Ancora una volta il Consiglio regionale ha voluto dare alla memoria storica un significato di unità e di condivisione di tutte le componenti sociali: politica, istituzioni, Forze Armate e Corpi dello Stato, scuola e soprattutto i giovani. Il presidente Loizzo lo ha sottolineato in un intervento nel quale ha messo in luce l’ennesima prova di solidarietà del popolo pugliese, che nel secondo dopoguerra si distinse nell’accoglienza ai profughi ebrei raccolti dagli Alleati in Puglia, specie nel Salento, in attesa del trasferimento nella Terra Promessa, la Palestina. Venivano in gran parte dai campi di sterminio, superstiti dei milioni di deportati. La “soluzione finale”, ha osservato il prefetto Pagano, coinvolse tutti i Paesi occupati dai tedeschi, che privarono milioni di persone dei beni, della cittadinanza e della dignità, prima ancora della vita.
Il generale di divisione Vito Augelli ha messo in risalto il comportamento coraggioso di uomini di tutte le armi, carabinieri e finanzieri, che fecero il possibile, fino al sacrificio della vita, per strappare grandi e piccoli alla deportazione. La presenza delle Forze Armate nel convegno, ha detto, “conferma l’impegno dei militari a restare fedeli ai valori per i quali quegli uomini non ci sono più”. Non rimasero indifferenti, come invece tanti altri in Europa, hanno notato gli assessori Leo e Maselli e il console De Santis (la Shoah, ha ricordato, “è nata dai pregiudizi nella società civile e negli apparati burocratici, che si prestarono a forme di discriminazione aberranti”).
Il “Giorno della Memoria” è indetto per il 27 gennaio di ogni anno dalla legge nazionale 211 del 2000. Il convegno rientra nel ciclo di manifestazioni sull’accoglienza degli ebrei in Puglia, organizzate dal Servizio biblioteca e comunicazione istituzionale del Consiglio regionale, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico regionale della Puglia, l’IPSAIC, FARM-Comunicazione e otto Amministrazioni comunali.
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