Ci siamo ritrovati e confrontati in piazza con i cittadini per cercare una soluzione immediata alla riapertura della Scuola D’Azeglio ma anche per fare chiarezza su quanto accaduto, a distanza di quasi 6 mesi da quel 5 settembre 2016 quando, con una ordinanza a firma del Sindaco, la scuola è stata chiusa e disposto il trasferimento dei piccoli studenti in altri tre plessi.
Da allora il buio. Solo il 18 gennaio 2017 viene pubblicata una determina dirigenziale che riassume quanto accaduto e affida per quasi 40 mila euro un incarico tecnico esterno ad uno studio privato. Nulla si dice invece sui tempi di recupero, sui lavori, sulle risorse economiche. È stato di sicuro un primo incontro con i cittadini, ai quali chiediamo però una maggiore partecipazione, in particolare alle famiglie che hanno i loro bambini iscritti alla D’Azeglio, essendo loro stessi parte attiva in questa situazione che è anche una situazione di disagio.
Ci incontreremo nuovamente con i cittadini che ieri ci hanno esposto anche le loro proposte; innanzitutto ci è stato chiesto un ulteriore approfondimento tecnico autonomo sulle strutture lesionate, eseguito però da tecnici comunali, per definire meglio quanto accaduto quel giorno. In secondo luogo, considerando la numerosità delle aule, la possibilità di aprire anche una porzione di fabbricato, riprendendo così le attività scolastiche nella sua naturale sede. Terzo, l’utilizzo oculato delle risorse pubbliche comunali, evitando sprechi inutili per lavori non necessari, incarichi e consulenze esterne. Queste le proposte emerse e che i consiglieri comunali presenti, da Dario Damiani a Mino Cannito, da Grazia Desario a Gennaro Cefola, da Ruggiero Marzocca a Giuseppe Losappio, hanno ascoltato anche dagli ex alunni degli anni 50 e 60 che sono intervenuti con la loro testimonianza alla manifestazione.
L’incontro pubblico si è poi concluso con l’appello finale relativo alle iscrizioni, che rischiano di non essere sufficienti per mantenere aperta l’istituzione scolastica. Questo è il principale problema da affrontare e sconfiggere in questo momento, la mancanza di iscrizioni può essere deleteria per il futuro della Scuola con il rischio che l’intero comprensivo che unisce D’Azeglio e De Nittis non si possa costituire il prossimo anno.
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