Ancora un pusher nella rete dei ficcanti controlli dei militari dell’Arma di Andria, predisposti con maggiore intensità nei luoghi di aggregazione sociale e di intrattenimento.
I Carabinieri della locale Compagnia, nel corso di un servizio finalizzato a reprimere il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, predisposto in abiti civili all’interno della Villa Comunale di Viale Gramsci, hanno arrestato un pluripregiudicato cittadino del Marocco di 55 anni, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente: lo stesso aveva individuato in un tronco di palma il proprio deposito per la droga.
I militari dell’Aliquota Radiomobile, in particolare, dopo una accurata analisi delle segnalazioni di microspaccio da parte dei cittadini andriesi all’interno del rigoglioso giardino comunale, si sono appostati tra gli arbusti della villa, luogo preferito per lo smercio, e così avevano modo di notare l’andirivieni di numerosi ragazzini (anche giovanissimi) avvicinarsi al marocchino.
In diverse circostanze, i giovani, dopo avergli consegnato delle banconote, venivano invitati dallo stesso ad attendere mentre si portava nei pressi di un albero di palma, dalla cui fessura del tronco prelevava gli involucri della sostanza stupefacente.
Dopo diversi scambi, appurata l’attività illecita posta in essere, i militari uscivano allo scoperto bloccando il soggetto mentre era in procinto di prelevare altre dosi dall’interno dell’albero-deposito, recuperando dalla fessura ben cinque dosi di Hashish, per un peso totale di circa dieci grammi.
Sottoposto a perquisizione, veniva trovato in possesso di un coltello a serramanico, che usava per tagliare la sostanza stupefacente sulla base delle richieste degli acquirenti, le cui tracce erano visibilmente presenti sulla lama, unitamente alla somma contante di euro 70,00.
L’operazione di polizia si concentrava anche nell’abitazione del prevenuto, nella quale veniva recuperata una dose di marijuana con relativo materiale idoneo al confezionamento.
Droga, denaro e materiale rinvenuto venivano sequestrati, mentre il prevenuto, su disposizione dell’A.G., è finito agli arresti domiciliari.
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