Questa mattina nell’ambito di specifici servizi volti a contrastare il furto ed il riciclaggio delle autovetture rubate, gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Andria hanno tratto in arresto V. R. classe 84 e L. F. classe 81, colti nella flagranza dei reati di riciclaggio di autovettura, danneggiamento e detenzione di arnesi atto allo scasso. In particolare, grazie ad alcuni rilevamenti satellitari del veicolo asportato, i poliziotti hanno iniziato un’attività di pattugliamento delle aree rurali dove solitamente avviene l’attività di “cannibalizzazione” delle autovetture rubate, riuscendo così a scorgere una NISSAN Qashqai parzialmente smontata.
Il dettaglio non è sfuggito agli operatori che, presupponendo che i malfattori fossero ancora sul posto data la presenza del “bottino”, hanno chiesto rinforzi procedendo lentamente ad un’attività di cinturazione dell’area d’interesse. Infatti i poliziotti avvicinatisi al sito, hanno udito distintamente gli “addetti ai lavori” che, con apposite attrezzature, stavano smontando l’autovettura in questione che, da accertamenti risultava rubata la notte stessa praticamente “nuova”, avendo percorso soli 100Km.
Alla vista degli Agenti immediatamente i giovani hanno tentato la fuga approfittando delle impervie zone di campagna ma sono stati immediatamente bloccati e tratti in arresto. Gli agenti hanno rinvenuta e sequestrata anche una piccola “officina portatile”. Da ulteriori approfondimenti è emerso che L.F., era peraltro sottoposto al regime degli arresti domiciliari con autorizzazione ad allontanarsi dall’abitazione per recarsi ad accompagnare i figli a scuola ma il giovane, contravvenendo a quanto disposto, aveva evidentemente deciso di dedicarsi ad attività maggiormente lucrative. I due pregiudicati,sono stati tratti in arresto ed accompagnati presso il carcere di Trani a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani.
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