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Bisceglie – Lions, vittoria all’ultimo respiro.

12 Dicembre, 2016 | scritto da Redazione
Bisceglie – Lions, vittoria all’ultimo respiro.
Sport
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Lions Bisceglie-Rimini 82-80

Lions Bisceglie: Cucco 19 (0-1, 6-9), Bruno 14 (2-4, 2-6), Potì 2 (1-7, 0-2), Leggio 5 (2-5, 0-2), Antonelli 15 (4-8, 1-1), Chiriatti 19 (3-6, 4-7), Di Emidio 8 (3-4, 0-1), Bartolozzi (0-2). N.e.: Comollo, Totagiancaspro. Allenatore: Domenico Sorgfentone.

Rimini: Meluzzi 11 (4-7, 1-2), Pesaresi 16 (3-5, 3-8), Busetto 8 (1-5, 2-4), Battistini 22 (10-14, 0-1), Foiera 19 (6-9, 1-2), Aglio 2 (1-1), Toniato 2 (1-1), Signorini, Tiberti, Altavilla. Allenatore: Andrea Maghelli.
Arbitri: Zangrando di Treviso, Vigato di Este (Padova).

Parziali: 17-22; 40-43; 64-59.

Note: uscito per cinque falli Meluzzi. Tiri da due: Lions Bisceglie 15-37, Rimini 26-42. Tiri da tre: Lions Bisceglie 13-28, Rimini 7-17. Tiri liberi: Lions Bisceglie 13-21, Rimini 7-8. Rimbalzi: Lions Bisceglie 25 (17+8, Antonelli 9), Rimini 30 (27+3, Foiera 16). Assists: Lions Bisceglie 20 (Di Emidio 8), Rimini 19 (Meluzzi 9).

Sarebbe servita una prestazione di carattere per avere la meglio su Rimini e i Lions di Sorgentone, soprattutto nei momenti decisivi del tiratissimo confronto sul parquet del PalaDolmen, hanno tirato fuori gli artigli. Il collettivo romagnolo di coach Maghelli ha confermato di poter essere, al tempo stesso, l’avversario più e meno opportuno per la compagine nerazzurra in una delicata fase di assestamento psicologico che per un gruppo dall’età media molto bassa può comportare l’assorbire il contraccolpo di tre sconfitte esterne consecutive.

Tornati a giocare fra le mura amiche, Gianmarco Leggio e compagni hanno dovuto fare ricorso a tutte le energie psicofisiche per compiere il primo passo verso la riacquisizione di un’autostima scesa troppo frettolosamente. Le troppe palle perse nel primo quarto sono sembrate uno strascico degli stop di San Severo e Campli, al punto che i Crabs hanno chiuso il periodo in vantaggio di cinque lunghezze segnando nove canestri da due (Battistini, dalla lunetta, ha firmato l’8-16). Una tripla di Busetto a inizio secondo parziale ha dato ai viaggianti il massimo vantaggio sul + 9 (18-27) ma il timore di una terza flessione è stato subito scacciato dai segni di rivalsa che Di Emidio e Chiriatti, uscendo dalla panchina, hanno impresso sul match. Un canestro da fuori del capitano è valso il -3 (28-31 al 15°) e neppure le puntuali repliche dal perimetro di Pesaresi e Meluzzi hanno spaventato Bisceglie, risalita a -1 con Antonelli, Di Emidio e una bomba di Cucco (40-41).

Terzo tempino e nuovo colpo di reni di Rimini: 7-0 chiuso da Pesaresi (40-48), al quale Bisceglie ha risposto ostinatamente: un Chiriatti gigantesco ha ripetutamente infilato gli avversari dalla lunga distanza, con la collaborazione di Cucco e Di Emidio, utilizzati per larghi tratti dell’incontro insieme sul rettangolo di gioco in un assetto con 4 esterni e un solo lungo di ruolo, Antonelli. Nel momento più difficile della partita (scivolata sul -7 dopo una prodezza di Chiriatti sullo sirena del 30° e un 2-2 dalla lunetta di Edoardo Di Emidio) l’esperto Charlie Foiera ha caricato la sua squadra sulle spalle, confezionando un break individuale di 9-0 (66-68).

Da quel momento in poi la partita è entrata in un lunghissimo punto a punto: Cucco, Busetto e Antonelli da lontano, Battistini con una spettacolare affondata a due mani e Pesaresi hanno griffato la fase centrale dell’ultimo quarto. Fondamentale, per i Lions, la tripla di Bruno per il 76 pari, cui il giovane mezzo lungo Aglio ha risposto con un canestro mancino in avvicinamento. Il cocciuto esterno italo-argentino, glaciale ai liberi, ha riportato la situazione in equilibrio. Battistini, da sotto, ha firmato il 78-80 ma nell’attacco successivo Bisceglie ha messo nelle mani di Marco Cucco un pallone pesantissimo, mandato in fondo alla retina dal playmaker salernitano con una bomba da otto metri. Bruno ha soffiato palla a Battistini e dopo l’1-2 di Cucco dalla lunetta Bisceglie ha difeso con le unghie il prezioso margine di due lunghezze, impedendo il tiro agli avversari nel boato del PalaDolmen. Rimini da applausi per intensità e sana sfacciataggine.

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