“Un Figlio” di Alejandro Palomas ed.Neri Pozza
O meglio, quando un libro ti travolge
Ebbene sì, la meraviglia del leggere, anche ad una lettrice “incallita” come me, e spesso sulla difensiva quando si approccia ad un nuovo autore, ci regala emozioni e, come in questo caso, ci commuove.
Palomas ci racconta la storia di Guille, nove anni, e del suo dolore, troppo grande per stare sulle spalle piccole di un bambino, con una delicatezza ed uno stile elegante e sobrio, che non mi capitava da tanto di ritrovare in un narratore.
Guille è un bambino sensibile, più maturo rispetto ai suoi coetanei e che si rifugia nelle sue fantasie di bambino abitate da Mary Poppins che lui ritiene la persona che riuscirà a risolvere i suoi problemi, grazie alla sua magia.
Con l’aiuto di una psicologa che riuscirà a leggere nei suoi disegni l’origine del suo dolore e di tutto quello che non comprende e lo confonde perché troppo piccolo, Guille potrà uscire dal suo labirinto: “La mente umana è come la vita: un labirinto che spesso tira fuori cose inimmaginabili da colui che vi si perde.”
Non voglio svelarvi altro di questo libro perché sarebbe bello che ognuno lo facesse da sé, leggendolo.Io non posso che consigliarlo a tutti perché è un inno alla rinascita e alla speranza, dunque, non potrà che farvi bene.
Francesca Griner
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