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Trani – Marco Travaglio, le ragioni del NO a colpi di sold out

18 Novembre, 2016 | scritto da Antonella Loprieno
Trani – Marco Travaglio, le ragioni del NO a colpi di sold out
Attualità
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Meno di un mese al referendum costituzionale e il direttore de Il Fatto quotidiano, Marco Travaglio arriva a Trani e sul palco del cinema teatro impero spiega le ragioni del NO, mettendole in contrapposizione con quelle del SI’. Sotto la lente di ingrandimento per due ore, e sold out in sala, la Riforma Costituzionale Renzi-Boschi. Il suo è un monologo che non le manda a dire e lo si capisce subito quando afferma che “Renzi è un Enfant Prodige”, come lui stesso si definisce.
Poi passa ad elencare i padri di questa Riforma, senza tralasciare alcun tipo di commento. Maria Elena Boschi, Anna Finocchiaro, Denis Verdini, Roberto Calderoli, Giorgio Napolitano. In fondo all’Inferno dantesco, quasi compiaciuto, Travaglio, colloca s Gustavo Zagrebelsky.
“Un catechismo facile in favore del si, visto che Boschi e Renzi arruolano tutti per il si’, afferma il direttore. Sono andati perfino nei cimiteri monumentali a resuscitare la vecchia guardia. Hanno arruolato molti docenti, nessuno specializzato in diritto costituzionale”.
Li definisce “gli scienziati del SI'” e fra loro recluta “Il comitato tengo famiglia” e fa i nomi dello psichiatra e sociologo, Paolo Crepet e del lucchettologo, Federico Moccia. Si soffermara su Berlusconi e accusa Benigni di essere passato dal NO al SI’.
“La riforma è pasticciata, continuano a sostenere il Benigni del NO. Col cuore dico NO, con la mente dico SI’. Alla domanda perchè voterà si?. Benigni ha dichiarato “perché è meglio del nulla, meglio pasticciata che nulla. Ma la Costituzione non sparisce, precisa Travaglio. Ci hanno fatto perfino credere che se non passa questa riforma costituzionale non ce ne sarà un’altre per i prossimi 30 anni”. Ironizza su Renzi. “In Europa non gli hanno fatto fare nemmeno il selfie”. Non risparmia nessuno, nemmeno gli organizzatori dello spettacolo “Perché no. Tutte le bugie del Referenzum. Uno spettacolo contro il silenzio delle tv”

“I 5 stelle sono una idea di Fassino, che per non fare la tessera del partito a Grillo gli ha suggerito di farsi un partito tutto suo. Infatti ora tutti i grillini hanno gli altarini con l’immagine di Fassino. Pensate, dice, che lo stanno nominando commissario ai profughi, così quando lo vedono, troppo magro, scappano e non vengono più in Italia”.
Sul palco a questo punto sale l’ospite, l’attrice Giorgia Salari nei panni della Boschi (con le frasi testuali della ministra delle Riforme) e lo spettacolo volge al termine tra gli applausi dei presenti, non prima di aver precisato che, secondo la Uil, un milione cento mila persone vivono di politica e che il SI’ è all inclusive”.
In sala ad assistere allo spettacolo anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro.

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