Programma triennale di opere pubbliche ed investimenti, così come previsto dall’azione di programmazione comunitaria utilizzando fondi FESR 2014/2020 e finanziamenti previsti dal Patto per la Puglia “Coesione e sviluppo”. Il piano 2017/2019 della Asl Bt è stato illustrato ai sindacati, il fine è comune: accelerare e dare immediata attuazione ai provvedimenti rendendo in tempi brevi cantierizzabili gli interventi in programma per il prossimo triennio al fine di migliorare da un lato i servizi all’utenza e dall’altro auspicare in ricadute positive anche sul piano occupazionale.
“Abbiamo visionato il piano della Asl e lo stato di avanzamento delle procedure per potenziare l’assistenza sanitaria territoriale – commentano Giuseppe Deleonardis, segretario generale Cgil Bat e Luigi Marzano, segretario generale Fp Cgil Bat – i cui principi generali ci trovano d’accordo. Apprezziamo, inoltre, la condivisione da parte del direttore generale della Asl Bat, Ottavio Narracci, delle nostre proposte che riguardano la sottoscrizione di patti sulla legalità tra le parti sociali per garantire qualità del lavoro, salvaguardia e incremento dei livelli occupazionali, il rispetto della legislazione sulla contrattazione collettiva ed una corretta applicazione dei codici sugli appalti e sulla legge regionale 28/2006”.
A Narracci va il merito, spiegano Deleonardis e Marzano di “essere stato il primo Dg pugliese che, su nostra indicazione, ha convocato i sindacati sul tema. Riteniamo, però, che sia giunto il momento di passare alla fase del potenziamento dell’assistenza sanitaria territoriale quale alternativa alla chiusura ed alla riconversione degli ospedali nella Bat. Al tavolo abbiamo sottolineato il tema del miglioramento della qualità dei servizi, sia in termini di sicurezza e accessibilità, che della qualità del lavoro, per una rifunzionalizzazione di ambienti e servizi di assistenza territoriale, omogenei e coesi sull’intero territorio provinciale”.
In particolare, si ritiene che abbiano alta priorità, per esempio, i “lavori di completamento alle norme della struttura dell’ex direzione sanitaria di Minervino Murge da destinare a sede del Consultorio e dell’Hospice; la valutazione delle carenze strutturali presso l’ospedale vecchio di Barletta; il recupero dell’immobile di piazza Gradenico a Trani da destinare a sede di una struttura polifunzionale sanitaria e socio sanitaria; la conversione del presidio ospedaliero tranese a punto territoriale di assistenza nel rispetto del protocollo d’intesa sottoscritto tra la Regione Puglia, Comune di Trani e Asl Bt”.
Per quanto riguarda i lavori di recupero strutturale e di rifunzionalizzazione del vecchio Ospedale a Spinazzola secondo i sindacati si potrebbe “puntare ad ulteriori finanziamenti finalizzati al recupero di opere di particolare pregio culturale e storico, rivenienti da erogazioni ministeriali del ‘piano cultura’, oltre a quelli per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici”.
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