L’imperfetta meraviglia A.De Carlo ed.Giunti
O La perfetta delusione….
E sì, per essere un libro che preannuncia meraviglia mi sarei aspettata una narrazione piena di punti esclamativi…al contrario, la storia è un percorso incredibilmente disseminato di domande!
A me un pò è venuta l’ansia perché se De Carlo si aspettasse delle risposte dai suoi lettori, io, almeno, mi sono sentita inadeguata a darne.
Peccato! chi ha letto il De Carlo dei tempi passati (Due di due, Di noi tre, Girodivento…) non può che rimpiangere i personaggi, le situazioni e il modo di descrivere e raccontare che rendevano l’autore riconoscibile dal suo tocco originale senza parlare poi dei suoi finali sempre aperti a tanti possibili futuri!
In questa storia, invece, è tutto prevedibile (anche la conclusione) e la vena dell’autore affiora a sprazzi, annegando in un mare di descrizioni e aggiunte inutili.
E allora la mia unica (facile) domanda: se non si ha più nulla di nuovo e sentito da comunicare perché non fare una onesta pausa? meglio lasciare un buon ricordo di sé piuttosto che “annaspare”e insistere con libri deludenti…
Francesca Griner
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