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Criminalità: la Uil chiama lo Stato

27 Novembre, 2016 | scritto da Redazione
Criminalità: la Uil chiama lo Stato
Attualità
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Il puntuale ed ormai quotidiano bollettino di cronaca nera con episodi quanto mai violenti soprattutto nelle province di Bari e Bat devono porre in termini immediati all’attenzione delle Istituzioni il problema della sicurezza nei nostri territori”: è quanto sostiene il segretario generale della Uil di Puglia, Bari e Bat, Aldo Pugliese, dopo gli ennesimi atti criminosi consumatisi nel week end tra Molfetta e Trani e, nei giorni immediatamente precedenti, negli altri centri delle due province.

“Il ministro degli Interni Alfano si è recato subito a Milano – dice Pugliese – per la rissa tra filippini a cui gli organi di stampa hanno dato grande risalto. Ma non ci vuole molto a comprendere che si tratta di un episodio minimale rispetto a quanto accade purtroppo quotidianamente sul nostro territorio. All’agguato di Molfetta e alla rapina con ferimento di Trani si devono aggiungere gli episodi dei giorni scorsi: la rapina a bottigliate ad Andria, l’omicidio delle due anziane a Canosa e Palese, la devastazione del cinema a Minervino e la lista potrebbe continuare. Evidentemente esiste un problema di sicurezza per i cittadini e non solo per loro, visto che al sindaco di Trinitapoli hanno bruciato la villa ed il sindaco di Bari, Decaro, è costretto a girare sotto scorso per le minacce ricevute. Per non parlare degli assalti al pullman della Marozzi in autostrada e al treno merci a Cerignola”.

Secondo il segretario Uil “fermo restando il discorso della prevenzione, è chiaro che serve un cambio di impostazione. Il ministro Alfano dovrebbe venire subito in Puglia per fare il punto con le istituzioni e dare un segnale forte della presenza dello Stato. Non possiamo essere considerati come se fossimo i confini dell’impero, perché la legalità e la sicurezza dei cittadini vengono prima di ogni altra cosa. Abbiamo bisogno di rinforzi per le forze dell’ordine, di garantire la videosorveglianza del territorio in modo da prevenire quanto più possibile gli episodi criminosi. Anche perché non va dimenticato che tutti questi fatti di cronaca nera, in qualche caso efferata, provocano un danno immane sia al turismo che all’economia delle singole province e della Puglia”.

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