breaking news

Barletta – Blocco studentesco: striscioni per ricordare la vittoria italiana nella prima guerra mondiale

4 Novembre, 2016 | scritto da Redazione
Barletta – Blocco studentesco: striscioni per ricordare la vittoria italiana nella prima guerra mondiale
Attualità
0

“Ieri notte il Blocco Studentesco ha voluto celebrare la data del 4 novembre con l’affissione di alcuni striscioni a Barletta e in tutta Italia – inizia così la nota di Andrea Augenti, portavoce nazionale del movimento – con su scritto ‘Celebra l’eroe non il rifugiato’. Azione per ricordare la vittoria dell’Italia nella Grande Guerra e il sacrificio di decine di migliaia di ragazzi della gioventù italiana, come ad esempio i giovanissimi della classe del’99. Mentre oggi assistiamo ad un vero e proprio rovesciamento dei valori, la nostra classe politica e le sue compagini studentesche, ci impongono infatto la ‘celebrazione’ dei cosiddetti rifugiati, ovvero persone che fuggono dalla propria terra, spesso lasciando le proprie famiglie ma soprattutto abbandonando la Patria al proprio destino. Con questa azione – continua così la nota di Andrea Augenti – intendiamo ribadire la nostra scelta nel celebrare chi ancora oggi è in grado di combattere per qualcosa di più grande come la propria Nazione, chi parla di doveri verso la Patria e non solo di ‘diritti’, chi è pronto al sacrificio massimo della vita per difendere tutto ciò. Oggi è fondamentale che i giovani del nostro paese ritrovino se stessi nelle proprie origini e nello spirito che mosse i più alti esempi della nostra storia da Romolo a Cesare, da Garibaldi a Mazzini fino a Mussolini e si facciano di conseguenza carico del destino della nostra nazione. Oggi come ieri, riconosciamo nel sacrificio della trincea, nell’onore della prima linea e dell’ultima carica, quegli Italiani che hanno costruito e difeso la Patria come massimo esempio di dedizione ad essa. Come pure riconosciamo tutt’oggi quegli eroi e quei Popoli che, difendono con lo stesso spirito e abnegazione, la propria Terra come in Siria, Libano e Birmania.

Riscoprire i proprio Padri fondatori, e riattualizzare lo spirito che li mosse per andare all’assalto del futuro – conclude così Augenti – perché il futuro non si reclama come un diritto ormai scaduto, ma si conquista combattendo”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Send this to a friend