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ATP Andria – Oggi in campo Tommy Robredo, l’ex numero 5 al mondo: “Voglio vincere, non sono qui per fare una comparsa”

22 Novembre, 2016 | scritto da Redazione
ATP Andria – Oggi in campo Tommy Robredo, l’ex numero 5 al mondo: “Voglio vincere, non sono qui per fare una comparsa”
Sport
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E’ già arrivato ieri ad Andria e oggi sarà in campo al Palasport nel suo primo impegno al challenger Atp. Lo spagnolo Tommy Robredo, ex numero 5 del mondo, sfiderà l’italiano Salvatore Caruso nel match in programma alle ore 13 (ingresso gratuito).

«Mi sento bene senza particolari problemi – dice il tennista iberico -. Sono molto carico per giocare l’ultimo torneo dell’anno. Queste manifestazioni sono un’occasione per tenersi in allenamento con il clima partita. In questo momento il mio interesse è di ritrovare la forma e la migliore condizione psicofisica, in vista del prossimo anno. Ho ancora tanta voglia, e piuttosto che mettermi in vacanza voglio sfruttare anche questa opportunità che mi è stata concessa ad Andria».

Un passato glorioso e ricco di soddisfazioni per Robredo. «Ho avuto tanto dal tennis ma non mi sento ancora sazio perché vorrei vivere altre emozioni – aggiunge -. Sono tante le vittorie che ricordo. Arrivare a giocare il master di Shanghai è stato il top, così come ricordo la gioia nel vincere i tornei di Barcellona e Amburgo. Oppure ancora non posso dimenticare i successi speciali contro Federer e Djokovic ed altri giocatori che si trovano nella top 10 del mondo».

Ad Andria, Robredo non è venuto per recitare il ruolo della comparsa.

«Tabellone duro su un campo rapidissimo e con giocatori che sono abituati a questa superficie. Non sarà certamente facile – dice lo spagnolo -. Non è mai facile nei tornei, ma dopo aver saggiato il campo posso affermare che sarà dura. Ci sono tante aspettative su di me, ma è il campo che emetterà il verdetto. Nei tornei bisogna costruirsi la vittoria finale, partita dopo partita. Oggi ho il primo impegno e ce la metterò tutta per proseguire questa esperienza. Non sono venuto qui per passare del tempo libero ma per fare il meglio possibile. Per me è un ritorno in Puglia. Ho già giocato in questa terra, tanti anni fa al challenger di Barletta. Non ricordo molto perché avevo solo 18 anni, ma una cosa è certa: questa regione si fa amare ed è molto vicina alla Spagna per il calore del pubblico. In Italia è sempre molto bello venire a giocare».

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