Posti di blocco, perquisizioni ed arresti, questi i dati dell’ “Alto Impatto” svoltosi ieri ad Andria su iniziativa del sig. Questore di Bari.
Il servizio è stato finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati predatori nonché al contrasto del fenomeno della diffusione di sostanze stupefacenti ed al monitoraggio di soggetti sottoposti a misure restrittive.
L’attività ha visto spiegate sul territorio della città gli uomini del Commissariato di P.S. di Andria oltre a numerose pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Bari, unità cinofile e del Reparto Volo di Bari.
La Polizia di Stato ha così sottoposto ad accurati controlli numerosi punti sensibili della città, mediante appositi posti di controllo in location sensibili e strategiche, garantendo in tal modo la prevenzione di eventuali attività delittuose grazie alla minuziosa cinturazione delle grandi arterie di Andria.
Al contempo gli Agenti hanno dato luogo ad una pedissequa e scrupolosa attività di controllo nei confronti di arrestati domiciliari e soggetti pregiudicati sottoposti a misure restrittive.
Non sono mancati accertamenti amministrativi in circoli privati e sale da gioco tanto che, in via Duca D’Aosta, sono stati contestati illeciti amministrativi per esercizio abusivo di sala da gioco, procedendo al contempo al sequestro di numerosi apparecchi da gioco non consentiti dalla prevista normativa.
Al fine di contrastare il fenomeno della diffusione delle sostanze stupefacenti, sono state eseguite mirate perquisizioni personali e domiciliari, in costanza delle quali un giovane cittadino Andriese D. D., classe 79 è stato trovato in possesso di quasi mezzo chilo di marijuana.
In particolare il giovane, dopo aver protestato per l’inaspettata visita delle forze di Polizia, alla vista delle unità cinofile si rendeva conto della sua imminente cattura cambiando così atteggiamento.
La perquisizione consentiva infatti così di rinvenire, abilmente occultata in una cantina, una busta contenente l’ingente quantitativo di droga.
Su tali premesse il giovane veniva condotto presso il carcere di Trani a disposizione della locale Procura della Repubblica.
Contestualmente gli Agenti arrestavano un pregiudicato locale, P.N., classe 69, sottoponendolo al regime degli arresti domiciliari, in esecuzione ad un ordine di cattura disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bolzano per aver commesso, a Merano, un furto in un bar.
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