Gli allievi andriesi insieme ad alcuni studenti coratini hanno scioperato oggi contro la Buona Scuola di Renzi.
“È il momento di dire basta”; con questo grido centinaia di studenti si sono ritrovati per lo sciopero della scuola, scesi in piazza per protestare contro l’attuale sistema scolastico che non garantisce alcuna sicurezza per il loro futuro professionale, per manifestare protestare contro la riforma della scuola e contro le politiche del governo sul diritto allo studio.
Cattedre ancora vacanti, posti di sostegno affidati a personale non specializzato, edilizia scolastica che lascia a desiderare: questi i punti “caldi” del dibattito che anima non solo studenti, ma anche docenti e famiglie.
A questi disagi, si è aggiunto il problema dei trasporti di cui abbiamo spesso parlato, ancora senza soluzioni concrete, con biglietti che mantengono lo stesso prezzo nonostante il servizio sia peggiorato notevolmente dopo la tragedia del 12 luglio, e dell’alternanza scuola/lavoro, le cui modalità di realizzazione spesso rimangono nebulose.
Ad Andria gli studenti stanno sfilando per le vie del centro per giungere poi in piazza Catuma, dove vogliono manifestare la loro contrarietà alla riforma voluta da Renzi e dalla Giannini, che ha lasciato l’amaro in bocca a molti, pur essendo partita sotto i migliori auspici.
Una massiccia partecipazione degli istituti superiori andriesi: dal Liceo Classico all’IISS Colasanto, dal Liceo Scientifico all’Industriale, IPSIA, IISS “Lotti”, con studenti da tutte le città della Bat e perfino da Corato e Spinazzola. Tutti uniti da slogan come “Ora e per sempre diritto allo studente” o “La vera Buona Scuola boccia Renzi”.
Si registrano al momento disagi alla circolazione: la zona è presidiata dagli Agenti di Polizia che stanno garantendo l’ordine pubblico.
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