Il Ministero dell’Interno ha esteso al 2 novembre il termine entro il quale i cittadini italiani momentaneamente all’estero possono richiedere di votare dal Paese in cui si trovano. Con il boom degli italiani che vanno fuori dai confini nazionali – ben 107 mila solamente nel 2015 – il pugliese Emanuele Scagliusi, deputato M5S della Commissione Affari Esteri della Camera, ha contattato la Farnesina per ottenere il dettaglio delle tempistiche e delle modalità di voto per gli italiani all’estero.
Grazie alla legge 6 maggio 2015, n. 52, infatti, è stato introdotto il meccanismo di voto per gli elettori temporaneamente all’estero. Potranno votare per corrispondenza nella circoscrizione Estero, i cittadini italiani che, per motivi di lavoro, studio o cure mediche, si trovano per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data del 4 dicembre, in un Paese estero in cui non sono anagraficamente residenti. L’opzione sottoscritta dall’elettore e corredata di copia di valido documento di identità, dovrà pervenire al comune di iscrizione elettorale entro il 2 novembre. Ricevuta la comunicazione, il Comune trasmette immediatamente al Ministero dell’Interno le generalità e l’indirizzo all’estero dell’elettore richiedente, annotandoli sulle liste sezionali. Entro il 6 novembre, poi, il Viminale invierà l’elenco degli elettori alla Farnesina per la trasmissione agli uffici consolari competenti mentre, entro il successivo 16 novembre, gli uffici consolari manderanno agli elettori ammessi al voto per corrispondenza (agli elettori residenti all’estero come a quelli temporaneamente all’estero) il plico contenente il certificato elettorale, la scheda elettorale e la relativa busta ed una busta affrancata recante l’indirizzo dell’ufficio consolare competente.
Se tutto ciò non arriverà a domicilio entro il 20, si potrà farne richiesta al capo dell’ufficio consolare che può rilasciare, previa annotazione su apposito registro, un altro certificato elettorale munito di apposito sigillo e una seconda scheda elettorale che deve comunque essere inviata secondo le modalità richieste.
“Auspichiamo che tutti i cittadini che hanno parenti o amici all’estero possano condividere con loro queste informazioni – dichiara il deputato pugliese Emanuele Scagliusi, portavoce M5S in Commissione Affari Esteri a Montecitorio – affinché siano consapevoli dei loro diritti e possano esercitare il loro diritto al voto”.
Espresso il proprio voto sulla scheda elettorale, l’elettore dovrà introdurre nell’apposita busta la scheda elettorale, sigillare la busta, introdurla nella busta affrancata unitamente al tagliando staccato dal certificato elettorale comprovante l’esercizio del diritto di voto e spedirla non oltre il 24 novembre. Le schede e le buste che le contengono non devono recare alcun segno di riconoscimento. I responsabili degli uffici consolari invieranno all’ufficio centrale per la circoscrizione Estero le buste comunque pervenute non oltre le ore 16.00 (ora locale) di giovedì 1 dicembre, unitamente agli elenchi degli elettori ammessi al voto per corrispondenza. Le buste saranno inviate con una spedizione unica, per via aerea e con valigia diplomatica. Le schede votate per corrispondenza dagli elettori residenti temporaneamente all’estero sono scrutinate congiuntamente a quelle degli altri cittadini italiani residenti all’estero.
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