Il centesimo Giro d’Italia attraverserà tutta la Puglia: da Alberobello (Ba) a Peschici (Fg), passando per Massafra, Martina Franca (Ta), Ceglie Messapica, Cisternino, (Br), Locorotondo, Molfetta (Ba), Bisceglie, Trani, Barletta, Margherita di Savoia (Bat), Zapponeta, Manfredonia, Monte Sant’Angelo, Mattinata e Vieste (Fg). Dal livello del mare alla “vetta” di 747 metri di Monte Sant’Angelo. “Siamo orgogliosi della scelta della Puglia e del Meridione – ha detto il presidente della Regione, Michele Emiliano – per un Giro che unisce l’Italia nel suo centesimo compleanno. Sono sicuro che la passione dei tifosi pugliesi celebrerà una delle corse a tappe più importanti del mondo lungo alcuni dei più incantevoli itinerari della nostra Regione”. “Un’occasione straordinaria per star dentro il grande racconto dell’Italia che il Giro d’Italia 2017 si prepara a narrare e che ha cominciato a fare già, con un evento seguito in diretta streaming da milioni di persone”, è il commento dell’assessore regionale allo Sport per Raffaele Piemontese, che insieme al commissario di Pugliapromozione, Paolo Verri, ha seguito tutto il lavoro preparatorio con l’organizzazione di RCS Sport.
“Abbiamo sviluppato l’indirizzo del presidente Michele Emiliano – dice ancora Piemontese – che ci ha chiesto di lavorare al coinvolgimento più pieno delle diverse realtà pugliesi, nel rispetto degli elementi tecnico-sportivi che naturalmente limitano la grande passione che vorrebbe la carovana “rosa” passare per tutte le località”.
La settima tappa entra dalla Basilicata in Puglia dalla “porta” di Alberobello, la città dei Trulli patrimonio UNESCO. L’ottava tappa, invece, dal livello del mare si caratterizza per ben due gran premi della montagna, con la “la possibilità di vedere le bellezze di questa splendida regione che è la Puglia”, come ha osservato il direttore del Giro, Mauro Vegni, che ha svelato le 21 tappe dell’edizione centenaria. Vegni ha sottolineato, in particolare, la spettacolarità e la particolare difficoltà tecnica di una tappa, adatta alle fughe, in cui i ciclisti correranno lungo “tutta la panoramica del Gargano dove non c’è un metro di pianura, tutti sali-scendi”.
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