La Fidelis Andria esce imbattuta dallo stadio dell’Akragas col siluro vincente di Cianci al 93′: una rete che ha pareggiato il bel tiro da fuori con cui Zanini aveva portato avanti i siciliani nel primo tempo. La squadra di Favarin, pur priva di Onescu, con l’auspicato passaggio al 3-5-2 ha dato di nuovo impressione di compattezza e pericolosità. E alla fine ha colto un buon punto su un campo non facile.
Di questi tempi, meglio, non è possibile fare. Dopo la sconfitta interna col Monopoli, un altro ko avrebbe potuto minare pesantemente la serenità del gruppo. Invece, il dardo scagliato da Pietro Cianci all’ultimo respiro è un segnale: al segnale, ai tifosi, alla società. Il messaggio è chiaro: ci siamo, e abbiamo voglia di lottare. Un imperativo da tradurre in risultato nella prossima e difficile sfida al Degli Ulivi.
Quella col Cosenza. Una squadra che gravita nelle zone altissime della classifica, quartieri che gli azzurri vorrebbero tornare a frequentare. E che col 3-5-2 sembrano un po’ meno irraggiungibili. Coi calabresi rientrerà anche Onescu, il quale dovrà tornare ad offrire l’apporto qualitativo regalato nella scorsa stagione. Solo così la Fidelis potrà regalare un nuovo ruggito di gioia ai propri tifosi.
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