La caccia per accaparrarsi i biglietti del concerto della band guidata da Chris Martin, i Coldplay, è iniziata già prima della ufficializzazione della data in Italia, il 3 luglio 2017, e appena questa è avvenuta è diventata una vera corsa contro il tempo.
Inizialmente una sola data quella del 3 luglio, ma nell’arco di neppure 10 minuti, lo Stadio di San Siro registra il soldout: ecco l’idea degli organizzatori di aggiungere a sorpresa una seconda data il 4, scelta che non ha di certo stupito i fan stessi.
I primi ad assicurarsi i biglietti sono stati i possessori di una Carta American Express, i quali già dal giorno successivo (il 4 ottobre, ndr), hanno avuto accesso ad una vendita esclusiva terminata giovedì 6 ottobre. Nello stesso giorno, dalle ore 10 alle 18, anche gli iscritti al Live Nation Italia, la società che cura gli interessi dal vivo della band, hanno potuto accedere alla vendita. La vendita generale è partita, invece, ieri venerdì 7 ottobre.
E qui la pioggia di polemiche: esposti in procura, all’antitrust e anche petizioni su change.org (denominata “Stop ai bagarini online”) rivolte alla guardia di finanza. Motivi principali, la prelazione data ai possessori di una carta di credito e il sospetto, più che fondato, che una parte dei biglietti saranno rivenduti sui siti secondary ticketing (versione web dei bagarini), a prezzi ultra maggiorati.
Il rischio è quello che il fenomeno potrebbe subire un risvolto giudiziario. I consumatori del Codacons hanno già preso in mano la situazione, motivandola in questo modo: “Non sorprende tanto il sovraccarico del sito Ticketone al momento dell’apertura delle pre-vendite. Quel che sorprende è che alcune agenzie siano riuscite ad accaparrarsi migliaia di biglietti mentre il pubblico poco o nulla”.
Anche l’Associazione Altroconsumo si è attivata, inviando una segnalazione di pratica commerciale scorretta nei confronti di Ticketone e chiedendo al garante per la Concorrenza del mercato, di osservare il suo comportamento mettendo in atto le dovute misure al fine di evitare la vendita spropositata sui circuiti secondari: “Sia dalle segnalazioni che dalle prove che abbiamo effettuato – scrive l’associazione – tutti i biglietti disponibili erano già esauriti nel giro di pochi minuti e durante tutta la fase di scelta e acquisto del biglietto il sito presentava enormi difficoltà di accesso e navigazione”.
Il titolare della Live Nation Italia, Roberto De Luca, si difende così: “Se il biglietto per un mio concerto viene venduto a prezzo superiore evidentemente ho sbagliato io il prezzo e dovevo tenerlo più alto. Battute a parte, temo che sia un problema irrisolvibile, con i software che usano certi siti per accaparrarsi i tagliandi. Noi più di tanto non possiamo fare, ma quel poco lo facciamo, penso al limite di 4 biglietti a persona o alla messa in vendita tra qualche tempo di una nuova tranche di ingressi, proprio per combattere il bagarinaggio come possiamo”.
Amara notizia per i fan che sperano in una terza data a San Siro: De Luca non ha dubbi, le date resteranno due.
di Damiana Dorotea Sgaramella
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