Monitoraggio costante dei centri di accoglienza e tutela della salute della popolazione immigrata che giunge sul territorio Bat: sono questi i due grandi obiettivi di un protocollo di intesa siglato questa mattina tra Clara Minerva, Prefetto della provincia Bat e Ottavio Narracci, Direttore Generale della Asl Bt.
Il protocollo di intesa nasce dall’esigenza di gestire al meglio l’organizzazione delle strutture di accoglienza temporanee del territorio e di garantire attività di screening a tutti gli immigrati che saranno accolti.
Il Dipartimento di prevenzione della Asl Bt, attraverso il servizio di Igiene e Sanità pubblica, interverrà sulla base delle esigenze espresse dalla Prefettura per effettuare una verifica di rispetto degli standard di accoglienza dei luoghi e dei livelli di tutela sanitaria garantiti agli ospiti.
In particolare, la Asl Bt provvederà ad eseguire diverse attività di screening: sorveglianza delle malattia tubercolare attraverso l’Rx torace, sorveglianza delle malattie dermatologiche, sorveglianza di alcune malattie sessualmente trasmissibili, immunoprofilassi e diagnosi delle malattie infettive con eventuale bonifica dei focolai epidemici, educazione sanitaria per il controllo della diffusione delle malattie infettive in comunità.
La Asl inoltre provvederà a effettuare l’iscrizione al servizio sanitario nazionale attraverso il rilascio del codice Stp che permette di prenotare ed eseguire accertamenti con tempistica rapida e accesso programmato.
“Sono molto contento della sottoscrizione di questo protocollo al quale abbiamo lavorato in stretta collaborazione con gli uffici della Prefettura – dice Ottavio Narracci, Direttore Generale Asl Bt – garantiremo assistenza e monitoraggio attraverso tutte le nostre strutture. L’assistenza ai migranti è naturalmente una attività già sostenuta dalla azienda sanitaria, ma attraverso la definizione di procedure di comunicazione e attivazione dei servizi sarà sicuramente possibile farlo in modo più efficiente. La Prefettura ci comunicherà numeri e generalità dei migranti che arrivano sul territorio e noi risponderemo con le procedure già definite”.
Il protocollo ha valenza limitata all’emergenza migranti ed è aperto alla adesione di atri soggetti istituzionali o associazioni di volontariato che vorranno parteciparvi.
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